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Covid-19, al Liceo Carducci studenti a casa per dieci giorni

Studenti a casa da domani, 16 ottobre, fino alla fine della prossima settimana al Liceo Carducci di Bolzano. L'istituto sarà aperto per l'attività amministrativa.

Chiuso precauzionalmente 10 giorni il Liceo classico Carducci di Bolzano (Foto ASP/Thomas Laconi)

Il Liceo Classico Carducci di Bolzano rimarrà chiuso da domani (16 ottobre) e fino al termine della prossima settimana. In questa fase delicata dell'emergenza Covid sono oltre 760 gli studenti che riprenderanno a seguire le lezioni in modalità a distanza, secondo un protocollo rodato grazie all’esperienza accumulata nei mesi del lockdown. “Si tratta di una misura di prevenzione per permettere a ragazze e ragazzi di andare a scuola in sicurezza - precisa l’assessore Giuliano Vettorato - la decisione è stata presa dalla dirigente, in accordo con l’intendenza scolastica e le autorità sanitarie, che stanno garantendo una ottima collaborazione”. Il Liceo Carducci, nonostante l’avvio delle lezioni a distanza per il periodo previsto dalla quarantena dei ragazzi, rimarrà aperto garantendo la normale attività amministrativa. Anche la palestra resterà aperta per il normale svolgimento delle attività delle associazioni sportive in orario extrascolastico.

Test rapidi per studenti

Nei prossimi giorni l’Azienda sanitaria e la scuola contatteranno le famiglie degli studenti e daranno indicazioni sulle modalità in cui si potranno effettuare i test antigenici, cosiddetti test rapidi, che saranno effettuati direttamente presso la scuola e non saranno obbligatori. “Riteniamo che questo screening diffuso proposto agli studenti e ai docenti sia un modo per agevolare il ritorno alla normalità e per garantire la serenità a ragazzi, insegnanti e famiglie”, evidenzia l'assessore alla scuola italiana. “È la prima volta che vengono utilizzati i test rapidi per gli studenti e ritengo che il loro utilizzo nel prossimo futuro ci permetterà di avere risposte in tempo reale – dice il Sovrintendente Vincenzo Gullotta - perché la vera sfida, oggi, con tutte le precauzioni garantite, deve essere quella di preoccuparci soprattutto del futuro dei nostri bambini e ragazzi”.

 

ASP/tl

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