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Finito il lockdown riaprono i musei dell'Alto Adige

Dopo la chiusura durante il lockdown, anche i musei dell’Alto Adige cominciano a riaprire. Nel rispetto di rigide disposizioni di sicurezza, alcuni di essi sono di nuovo accessibili.

Visitabile il museo delle farmacie di Bressanone. (Foto: ASP/Pharmaziemuseum)

Molti dei 140 musei e collezioni che compongono la variegata offerta museale dell’Alto Adige aprono le loro porte ai visitatori, di consuetudine, in primavera, dopo la pausa invernale: quest’anno, a causa delle misure restrittive legate all’emergenza coronavirus, questo non è stato possibile. E anche i musei aperti tutto l’anno hanno dovuto chiudere al pubblico.

Riaperture dei musei possibili dall’11 maggio

Dopo due mesi di lockdown, però, la legge provinciale sulla Fase 2, entrata in vigore la settimana scorsa, permette ora una riapertura: ed ecco che già ieri (11 maggio) alcuni musei hanno accolto un pubblico limitato. Tra questi, per esempio, il Museo della Farmacia di Bressanone, il Museo del contadino al Maso Tschötscher e il Museo dei Costumi tradizionali, entrambi a Castelrotto, il Museo della scuola di Tagusa e la Galleria Foto Forum a Bolzano.

Regole igieniche e di protezione

Sia coloro che gestiscono i musei, sia visitatori e visitatrici, sono tenuti a rispettare regole igieniche e di tutela, in primis quelle relative alla distanza e alla protezione di naso e bocca. A seconda dell’afflusso è possibile anche l’ingresso scaglionato degli ospiti.

Tutte le informazioni sui musei, le relative aperture e offerte si trovano sul portale www.musei-altoadige.it. Per i gestori, invece, informazioni sulle disposizioni legislative e raccomandazioni relative alla riapertura, a cura dell’Ufficio provinciale Musei e ricerca museale, sono disponibili alla pagina web della Provincia dedicata al tema, all’indirizzo www.provincia.bz.it/musei.

ASP/jw/mc

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