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Michela Morandini confermata Consigliera di parità

Su indicazione del Comitato pari opportunità Michela Morandini è stata confermata Consigliera di parità. In un anno 986 donne alla prima gravidanza si sono rivolte all’ufficio.

La consigliera di parità Michela Morandini

La Giunta provinciale ha deciso di confermare Michela Morandini nella veste di Consigliera di parità. Nella seduta odierna (24 settembre) l’esecutivo ha accolto l’indicazione proveniente dal Comitato pari opportunità, all’interno del quale la consigliera uscente ha ottenuto il maggior numero di consensi in una rosa di tre nominativi. L’ufficio della Consigliera di parità fornisce consulenza alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti che hanno subito sul luogo di lavoro una discriminazione di genere e all’occorrenza può anche rappresentarli in giudizio. "Uomini e donne – ha detto il presidente Arno Kompatscher – sul lavoro devono avere le stesse opportunità, ma sappiamo che per quanto riguarda ad esempio le discriminazioni, il salario e la conciliabilità tra lavoro e famiglia c’è molto da fare. Per questo il lavoro della consigliera di parità è molto prezioso”. Con la sua formazione in psicologia, scienze politiche e coaching e consulenza, e anche con l’esperienza maturata negli ultimi anni, "Morandini possiede i requisiti per svolgere la mansione al meglio", afferma il presidente.

Nuovi modelli lavorativi e migliore conciliabilità

Si rivolgono alla consigliera di parità persone che ritengono di aver subito mobbing, o discriminazioni sul posto di lavoro per quanto riguarda la conciliabilità tra lavoro e famiglia. “Alla luce anche delle difficoltà di trovare personale specializzato in molti settori, una grande sfida per il futuro – ha sottolineato Kompatscher – è quella di elaborare, in accordo tra tutte le parti sociali, nuovi modelli lavorativi, in modo da aumentare la conciliabilità tra impegni gli lavorativi e quelli familiari”. Tra gli aspetti più importanti del lavoro della consigliera vi è quello della mediazione per trovare soluzioni che accontentino dipendenti e datori di lavoro.  Solo nel 2018 vi sono stati 986 casi di donne al primo anni di maternità che si sono rivolte alla consigliera di parità. Nel coso del 2019 Michela Morandini ha cominciato a tenere diversi incontri di sensibilizzazione sull’argomento nelle scuole.

I compiti della Consigliera di parità

Assieme alla Commissione provinciale per le pari opportunità e al Servizio donna, la Consigliera di parità costituisce uno dei tre soggetti che promuovono la parificazione delle donne e, nel caso della Consigliera di parità, le pari opportunità tra donne e uomini sul lavoro. Oltre alle competenze già citate la Consigliera esprime un parere sui piani per la parità elaborati dall’amministrazione provinciale; pubblica rapporti periodici sulla situazione occupazionale delle donne e degli uomini nelle imprese con più di 100 dipendenti; è componente della Commissione provinciale per l’impiego e della Commissione provinciale per le pari opportunità. Le consulenze fornite dall’ufficio che si trova in via Cavour 23/c a Bolzano sono tutte gratuite ed è garantito, a chi lo desidera, l’anonimato.

Info: www.consiglieradiparita-bz.org

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Le decisioni della Giunta Provinciale 24.09.2019