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Brunico, sopralluogo all'ex convitto Waldheim

L’ex convitto Waldheim a Brunico ospiterà persone affette da autismo grave. In vista dei lavori di sistemazione, sopralluogo dell’assessore Massimo Bessone.

Il sopralluogo di Bessone con (da sx) Gebhard Mair, Doris Wild, Birgit Bachmann e Roland Griessmair (Foto: ASP/Anna Pitarelli)

Il Waldheim a Brunico è una struttura che fino a pochi anni fa ospitava un convitto per studenti. Dopo adeguata ristrutturazione è ora destinata ad accogliere persone affette da autismo grave. L’assessore all’edilizia pubblica e al patrimonio Massimo Bessone, in vista della ristrutturazione del complesso, insieme ai suoi tecnici ha compiuto un sopralluogo alla struttura. A Brunico vivono 12 persone affette da autismo grave. I loro genitori, molto anziani, fanno sempre più fatica a prendersi cura dei figli, e vivono in una situazione di paura, non sapendo dove alloggeranno, una volta che loro non ci saranno più.

"Ci siamo subito attivati per identificare una struttura, adatta alle esigenze di queste persone - spiega Bessone - e l’ex-convitto Waldheim, per la sua collocazione nella natura e nelle vicinanze alla città, presenta i necessari requisiti. Il mio impegno è quello di coadiuvare le esigenze dell’assessorato al sociale ed accelerare la ristrutturazione, che potrà ospitare queste persone. La politica deve essere al servizio dei cittadini, soprattutto di quelli più bisognosi". A settembre 2019 l’assessore aveva presentato alla Giunta provinciale un programma di interventi straordinari che comprendevano la ristrutturazione l’ex-convitto Waldheim a Brunico con un investimento di 2,9 milioni di euro. Insieme al sindaco di Brunico Roland Griessmair, al direttore dei Servizi sociali della Comunità comprensoriale Pusteria Gebhard Mair, alla direttrice della Struttura residenziale Trayah di Brunico Doris Wild ed all’architetto Birgit Bachmann, collaboratrice dell’Ufficio provinciale edilizia sanitaria, l’assessore Bessone ha verificato lo stato dei locali per poter al meglio individuare i lavori necessari da eseguire. 

Il progetto pilota prevede la creazione di 6 unità abitative a lungo termine, dove le persone con autismo grave riceveranno un’assistenza giornaliera 24 ore su 24, 7 giorni la settimana, di un posto letto per ricoveri temporanei ed un posto letto per ricoveri urgenti. In caso di fabbisogno il numero di unità abitative potrà essere aumentato. “Vista la grandezza della struttura, il progetto potrà essere ulteriormente sviluppato, affinché le persone con autismo grave potranno non solo viverci, ma anche essere impegnate in attività lavorative e ricreative", conclude Massimo Bessone.

ASP/sa

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