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Rete elettrica della val d'Isarco, accordo di massima sul tracciato

Per il riassetto della rete elettrica in Val d’Isarco raggiunto accordo un di massima sul tracciato. Conclusa la prima fase del processo partecipativo. Ora l'esame VIA .

Riassetto rete elettrica val Isarco: A fronte della realizzazione di nuove infrastrutture saranno smantellate da nord a sud 4 delle 6 direttrici aeree in alta tensione (Foto: unsplash/shane rounce)

Per il tracciato della nuova rete elettrica dell’alta tensione in val d’Isarco, più moderna ed efficiente, è stato raggiunto un accordo di massima al termine della prima fase del processo di partecipazione delle amministrazioni locali e dei cittadini interessati. Durante questo processo sono state analizzate le richieste dei rispettivi territori e dei loro cittadini e le proposte di soluzione riferite al tracciato prospettato. Sono direttamente interessati i Comuni di Bressanone, Barbiano, Ponte Gardena, Bolzano, Renon, Chiusa e Fortezza. Il tracciato di massima individuato e i relativi tracciati di dettaglio saranno sottoposti ora alla valutazione di impatto ambientale strategica.

Progetto innovativo di valenza storica

Nel 2018 è stata sottoscritta una convenzione per il riassetto della rete elettrica dell’alta tensione in val d’Isarco, che può essere considerata una pietra miliare per l'approvvigionamento energetico in Alto Adige; firmatari il presidente Arno Kompatscher per la Provincia di Bolzano e i vertici di RFI Rete Ferroviaria Italiana e TERNA Rete Elettrica Nazionale. Obiettivo dell’intesa è la definizione di uno schema complessivo per fornire adeguata connessione energetica al tunnel di base del Brennero e migliorare il trasporto energetico in val d’Isarco per l'economia e i cittadini. aspetti importanti del progetto sono garantire la sicurezza e la resilienza di rete secondo i più modernisistemi di qualità e ridurre la pressione dal punto di vista ambientale delle linee elettriche sul territorio.

"È un progetto di valenza storica, non solo per il costo degli interventi, ma per l‘impatto positivo sul territorio, dal punto di vista paesaggistico e ambientale, per la sicurezza nella fornitura di energia che portano così a un migliaramento della qualità di vita dei cittadini delle zone toccate", fa presente il presidente Kompatscher sottolineando che: "Siamo anche coscienti, che ci sono determinate situazioni, dove bisogna trovare dei compromessi. Nella fase successiva si sarà ancora margine di ottimizzazione".

Di 6 restano solo 2 direttrici aeree in alta tensione

A fronte della realizzazione di nuove infrastrutture saranno, infatti, eliminati e smantellate da nord a sud 4 delle 6 direttrici aeree in alta tensione che comportano un carico ambientale su varie aree abitate. TERNA in questo che è il più grande progetto che realizza a livello nazionale ed europeo investe 250 milioni di euro.

Tracciato definito, base per la progettazione

Gli esiti di questa prima fase sono stati oggetto della videoconferenza tenuta oggi (22 maggio) dal presidente della Provincia Arno Kompatscher assieme al vicepresidente della Provincia e assessore provinciale all’energia Giuliano Vettorato assieme ai vertici di TERNA. “Disponiamo ora di un accordo sostanziale sul tracciato; benché non si tratti ancora di un tracciato definito in tutti i dettagli si tratta di una buona posizione”, afferma il presidente Kompatscher. “È stata posta una base importante: la definizione del tracciato di massima. Benché non si conoscano ancora i dettagli rispetto al posizionamento della rete, si parla infatti di possibili spostamenti fino a 50 metri, ora però si può proseguire con la progettazione”, fa presente l’assessore Vettorato.

Prossimi step: attenta valutazione aspetti ambientali

Il tracciato di massima con i singoli tracciati di dettaglio, frutto del percorso di progettazione partecipata promosso dalla Provincia e TERNA con il territorio, saranno ora sottoposti alla valutazione d’impatto ambientale strategica. Anche nell’ambito di questo iter i cittadini ed i Comuni possono prendere posizione. Il tracciato sarà preso in esame dettagliatamente, in particolare saranno esaminati nuovamente i tratti per i quali sono previste più varianti attuative e per i quali vi siano ancora aspetti da definire soprattutto per le conseguenze dal punto di vista ambientale. Le questioni aperte potranno essere valutate da esperti e le soluzioni prospettate esaminate e confrontati in riferimento agli aspetti ambientali non ancora valutati.  È il caso di vari tratti. L’obiettivo è comunque quello di individuare fra le varianti indicate il tracciato meno impattante, come è stato sottolineato da tutti i partecipanti alla videoconferenza odierna. Oggi, ad esempio, si è potuta concordare una soluzione per il tratto di linea nel territorio del Comune di Barbiano e per quello tra i Comuni di Renon e di Bolzano. 

Possibili ulteriori modifiche

Anche nella fase successiva resta la possibilità di ulteriori confronti per la definizione del tracciato. Nelle prossime settimane TERNA, società che gestisce la rete elettrica nazionale in alta tensione, farà una presentazione degli esiti conclusivi della prima fase del processo partecipativo con il territorio sia nei media che online, dal momento che per la situazione di emergenza da Coronavirus non è possibile organizzare manifestazioni pubbliche nei vari comuni. 

 

ASP/jw/sa

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