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Servizio bus: la Giunta approva sistema misto pubblico/privato

L'esecutivo provinciale ha deciso che per fornire "un servizio di autobus sostenibile, smart ed equo" i servizi extraurbani devono essere in parte organizzati “in house” e in parte messi a concorso.

Alfreider, Kompatscher, Vallazza e Mantini: cambia il metodo di assegnazione dei servizi di trasporto pubblico (Foto: ASP/Dejaco)

La Provincia sta pianificando il futuro del trasporto pubblico in Alto Adige. "Oggi circa 125.000 persone viaggiano quotidianamente in autobus. Vogliamo ampliare ulteriormente i servizi per tutti i passeggeri in tutta la Provincia e aumentare gli attuali 30 milioni di chilometri percorsi da autobus all'anno del 20%. Per questo  vogliamo proporre un'offerta sostenibile, intelligente ed equa per i pendolari e i passeggeri, ma anche per i fornitori e gli appaltatori, sia pubblici che privati, sulla base dei requisiti di legge", ha sottolineato l'assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider.

Focus sulle esigenze dei pendolari e dell'ambiente

La Giunta provinciale ha approvato oggi (27 ottobre) una assegnazione duale dei servizi per le linee di autobus extraurbane nel trasporto pubblico. "Nello spirito del patto di sostenibilità - ha aggiunto Alfreider - vogliamo promuovere la mobilità sostenibile e quindi offrire anche un sistema di trasporto pubblico locale funzionante e di facile utilizzo. Questo vale anche per i trasporti extraurbani perchè alla fine quello che conta è l'utilità per le persone e per l'ambiente e non altri interessi". La Giunta ora assume la regia ed assegnerà i servizi secondo un sistema "duale" sulla base di quanto previsto dalla normativa e secondo chiari criteri di qualità. Secondo Alfreider, l'obiettivo più importante è quello di fornire all'orario "di domani" più opzioni di viaggio, più comfort fino all'ultimo metro, un'offerta di servizi intelligente ed efficiente con comunicazione in tempo reale e un sistema di biglietteria migliorato. "Nel complesso, l'obiettivo è anche quello di ridurre le emissioni di anidride carbonica attraverso l’impiego di nuovi motori puliti", ha spiegato l’assessore Alfreider.

Combinazione di pubblico e privato

La suddivisione ora approvata all'unanimità dalla Giunta prevede una nuova strutturazione dei servizi. Una parte di questi sarà gestita internamente, cioè da una società in-house con partecipazione provinciale, mentre un'altra parte sarà oggetto di una gara d'appalto europea. "Per attuare il nostro piano di riduzione debgli ossidi di azoto, vogliamo alleviare in particolare i centri urbani e ampliare ulteriormente il trasporto pubblico sulla base delle linee guida esistenti. Negli studi effettuati, la soluzione in-house si è rivelata ideale per questo scopo", ha spiegato Alfreider. Nei prossimi anni, infatti, saranno utilizzati autobus ancora più "verdi", cioè a basse emissioni. L'altra parte dei servizi, che dovrà essere a propria volta sempre più improntata alla sostenibilità, sarà suddivisa in lotti e oggetto di gare d'appalto europee. "Le piccole e medie imprese devono avere una possibilità. Abbiamo bisogno di partner forti e affidabili, perché vogliamo garantire che i criteri di qualità siano rispettati e che insieme, con regole chiare, possiamo offrire il miglior servizio possibile a tutti gli altoatesini", sottolinea Alfreider.

Attuare il piano della mobilità

"Con questa procedura – ha affermato inoltre Martin Vallazza, direttore della Ripartizione mobilità - possiamo implementare in modo ancora più efficace i principi base del piano della mobilità provinciale, come la sicurezza, l'accessibilità, l'affidabilità per i passeggeri, e anche collegare luoghi più remoti alla rete di trasporto pubblico esistente in modo economicamente sostenibile". Secondo Vallazza, è importante apportare un cambiamento al cosiddetto modal split, cioè la distribuzione della domanda relativamente ai diversi mezzi di trasporto. "Attualmente circa la metà delle persone in Alto Adige utilizza ancora la propria auto, in futuro i due terzi di tutti i viaggi saranno effettuati in bicicletta e con i mezzi pubblici o a piedi", ha detto Vallazza.

Indicazione del consiglio provinciale

"E’ necessario osservare i requisiti del Regolamento UE n. 1370 del 2007: dopo 60 anni non è più possibile per legge affidare i servizi di trasporto a privati senza gara. Questo significa che occorre un cambiamento e un'apertura al mercato", ha sottolineato il professor Pierluigi Mantini, consulente della Provincia e del Ministero dei trasporti. Il passo fondamentale per cambiare la modalità di assegnazione degli appalti è stato fatto dal Consiglio provinciale, che nel 2019, senza voti contrari, ha dato chiaramente il mandato di riorganizzare l'assegnazione dei servizi alla Giunta provinciale. Nel 2019 il Consiglio provinciale ha di conseguenza modificato la legge sugli appalti pubblici. 

Importanti collaborazioni

La riorganizzazione dei servizi è stata elaborata dalla Ripartizione mobilità e dall'Agenzia degli appalti con la consulenza di esperti nazionali e internazionali e di importanti organizzazioni nazionali e internazionali del settore come AGCM, ART e ANAC. La Ripartizione mobilità ha sentito esperti, gruppi di interesse e tutti gli attori del settore (associazione dei consumatori, sindacati, ecc.) In un incontro con esperti, amministratori e concessionari sono state discusse le varie possibilità di riorganizzazione.

I prossimi passi

I servizi da assegnare secondo la nuova modalità dovrebbero prendere il via nel 2021. I relativi bandi di gara saranno pubblicati entro la fine dell'anno in corso. I contratti saranno siglati nell'estate del 2021. Per garantire che il servizio continui ad operare nel frattempo, la giunta ha approvato oggi la proroga delle attuali concessioni per le linee di autobus extraurbane di trasporto pubblico fino alla fine del 2021.

Info: www.mobilitaaltoadige.info

ASP/san/fgo

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