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Dobbiaco: sì a ridefinizione dei confini del parco naturale Tre Cime

La Giunta provinciale oggi (3 marzo) ha accolto sostanzialmente la richiesta del Comune di Dobbiaco di modifica del vincolo paesaggistico del parco naturale Tre Cime.

Nell’ambito della cava di ghiaia “Langweg” situata nella valle di Landro, nel comune di Dobbiaco, ha disposto lo scorporo di un’area di 17.500 metri quadri dal parco naturale Tre Cime. (Foto: ASP/Konrad Stockner)

Il Comune di Dobbiaco, nell’ambito della cava di ghiaia “Langweg” situata nella valle di Landro, ha disposto lo scorporo di un’area di 17.500 metri quadri dal parco naturale Tre Cime. La Giunta provinciale oggi (3 marzo) ha deciso di seguire sostanzialmente la proposta del Comune di Dobbiaco per la ridefinizione dei confini del parco naturale, creandone i necessari presupposti. La decisione è avvalorata dal fatto che su quest’area avviene la lavorazione della ghiaia già dal 1970, pertanto prima che fosse prevista nel 1981 l’area protetta del parco naturale Tre Cime. La concessione era scaduta nel luglio 2015 e non ha più potuto essere prorogata. L’areale per l’estrazione della ghiaia è stato ridotto dagli oltre 5 ettari a 1,75 ettari.

In base alla delibera della Giunta provinciale potrà continuare ad essere lavorata la ghiaia proveniente dalla valle di Landro. In quest’area posta vicino all’area protetta non è permessa la produzione di asfalto o altre lavorazioni quali il riciclaggio di inerti edilizi. Tuttavia, potrà essere lavorato materiale proveniente dalla valle di Landro. In tal modo la Giunta riduce anche il traffico pesante. In futuro non potranno essere condotti materiali per la lavorazione nella valle di Landro, bensì solo trasferiti materiali dalla valle.

ASP/sa

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