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Protezione civile, Kompatscher alla Conferenza nazionale

I vertici nazionali e regionali della Protezione civile a Roma con il presidente Conte. Kompatscher: "Gestione dei rischi, i cittadini hanno un ruolo chiave".

Il presidente Kompatscher interviene alla Conferenza nazionale alla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte (Foto: ASP/Silvia Fabbi)

Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha preso parte oggi (6 novembre) alla Conferenza nazionale delle autorità di Protezione civile, la riunione annuale dei vertici nazionali dell'organizzazione con i rappresentanti di Regioni e Province autonome presieduto dal capo Dipartimento della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rimarcato l'importanza rivestita dalla Protezione civile nella prevenzione e nella gestione delle emergenze dedicando un pensiero ai tre vigili del fuoco morti nell'Alessandrino. I rappresentanti di Regioni e Province autonome hanno condiviso le linee strategiche di azione comune tracciate dal Servizio nazionale per la riduzione dei rischi e per gestire il cambiamento climatico, facendo il punto sulle iniziative messe in atto durante la Settimana della Protezione civile. Proprio il modello del volontariato nelle zone alpine e nei 3.850 Comuni montani della è stato richiamato come esempio per il resto del Paese. "La Protezione civile in Alto Adige è fatta soprattutto di volontari che con il loro impegno garantiscono la sicurezza di tutti. Ma sono i cittadini con il loro comportamento a svolgere un ruolo fondamentale, così come i Comuni con l'elaborazione dei piani di rischio e specialmente le future generazioni" ha sottolineato Kompatscher.

Alto Adige, la specificità della protezione civile diffusa

Il presidente Kompatscher ha rimarcato l'appoggio della Provincia alle strategie standard ma anche il contributo specifico che una realtà come l'Alto Adige può portare ai piani nazionali di management del rischio, anche grazie all'autonomia che gode in questo settore. "I 306 corpi volontari di vigili del fuoco attivi in 116 Comuni, gli oltre 30.000 volontari attivi in provincia fanno sì che in metà delle famiglie sia presente un componente impegnato per la collettività. Si tratta di un patrimonio di conoscenze e competenze che possiamo e vogliamo condividere a vantaggio di tutti" ha sottolineato il presidente. Kompatscher ha riservato un apprezzamento particolare alla macchina del volontariato altoatesino a un anno di distanza dalla tempesta Vaia. "La gestione efficace di questa emergenza è stata possibile solo grazie all'impegno di tutti: un lavoro di squadra che ha dimostrato ancora una volta la forza che si ottiene quando si lavora uniti per l'obiettivo comune della sicurezza dei cittadini e del territorio" ha concluso.

ASP/sf

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