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Scripta manent, online il nuovo numero dell'almanacco di cultura

E' online il nuovo numero dell'almanacco di cultura Scripta manent. In primo piano le attività degli uffici della Ripartizione Cultura italiana e i trend della cultura della nostra provincia.

La copertina dell'edizione complessiva 2019 di Scripta manent.

E' online il nuovo numero dell'almanacco di cultura Scripta manent. La pubblicazione era nata nel 1998 su impulso dell'allora direttore Antonio Lampis, per documentare non solo le attività degli uffici della Ripartizione Cultura italiana della Provincia, ma anche per fotografare i trend delle politiche culturali nella nostra provincia.

Negli anni recenti anche Scripta manent ha cambiato pelle: da pubblicazione solo cartacea si è trasformata in un blog sulle politiche culturali, un post a settimana, quasi sempre un'intervista con un professionista della cultura sul tema del pubblico. "Scripta manent è un esempio di adattamento della cultura ai nuovi tempi" spiega l'assessore alla cultura Giuliano Vettorato. "Da progetto esclusivamente cartaceo Scripta manent si è evoluto in piattaforma social su medium diventando quindi blog di approfondimento e confronto con connessione a Facebook. E' disponibile per la lettura digitale online ed ha generato scriptaflix, aggregatore di contenuti culturali gratuiti unico nel suo genere" proseguen l'assessore.

L'edizione 2019 di Scripta manent è scaricabile online, insieme ai numeri pregressi, dal sito web e contiene interviste ai protagonisti della cultura locale e non solo: da Walter Zambaldi a Letizia Ragaglia, Emanuele Guidi, Emanuele Masi, Aldo Mazza e tanti altri. Il curatore del numero, il giornalista Massimiliano Boschi, ha condotto una vera e propria indagine sul rapporto tra gli operatori culturali ed il pubblico locale. Strategie e percezioni messe a confronto anche con lo sguardo di alcuni rappresentanti del pubblico della cultura, cittadini che hanno raccontato il loro giudizio nei confronti dell’offerta locale. Si tratta di una lettura ideale in questo periodo di #iorestoacasa sia per i cittadini curiosi di conoscere le logiche che stanno dietro le programmazioni culturali, sia per gli operatori del settore, che vi possono trovare uno strumento di studio e riflessione.

ASP/tl

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