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Sarà velocizzata la liquidazione dell’assegno di cura

Per ridurre tempi di attesa, inquadramento telefonico e assegnazione d’ufficio livello assistenziale. Assessora Deeg: Accesso più rapido all’assegno di cura per persone bisognose.

Per ridurre i tempi di attesa per l'assegno di cura, previsto l'inquadramento telefonico e l'assegnazione d’ufficio del livello assistenziale. (Foto: Pexels)

I team di valutazione del grado di non autosufficienza per l’assegno di cura da metà giugno sono nuovamente attivi su tutto il territorio provinciale. Questi esperti dei settori infermieristico e sociale rilevano il grado di bisogno assistenziale assieme alle persone che ne necessitano. Questa valutazione è determinante per stabilire il grado di non autosufficienza e di conseguenza l’importo dell’assegno di cura. A causa dello stop delle visite domiciliari imposto dallo stato di emergenza da Covid-19, sono 1.400 le richieste presentate ancora in attesa di risposta. 

“L'assegno di cura è una prestazione importante e molto incisiva, della quale nel 2019 si sono avvalse 15.536 persone per un importo liquidato di 229,2 milioni di euro. Intediamo garantire certezza dei mezzi alle persone che necessitano assistenza e mettere loro al più presto a disposizione, senza troppa burocrazia, l’assegno di cura spettante. Per tale ragione abbiamo approvato tre nuove disposizioni che riducono i tempi di attesa e garantiscono ai cittadini un accesso più rapido all’assegno di cura”, fa presente l’assessora provinciale Waltraud Deeg nell’ambito della conferenza stampa che ha fatto seguito alla seduta odierna (30 giugno) della Giunta provinciale.

Assegnazione d’ufficio

Nel caso di domande di prima assegnazione per l’assegno di cura, trasmesse al servizio di valutazione della non autosufficienza in data antecedente il 15 giugno 2020, è assegnato d’ufficio il primo livello assistenziale (fabbisogno assistenziale dalle 60 alle 120 ore al mese, importo dell’assegno di cura 564 euro mensili). Alle domande di rivalutazione per peggioramento il livello assistenziale è assegnato con un automatismo. Gli assegni di cura relativi ai livelli assistenziali assegnati d’ufficio vengono erogati per 18 mesi. “Naturalmente ogni richiedente interessato dall’assegnazione ha il diritto di chiedere, entro 30 giorni, un inquadramento ‘normale’”, sottolinea l’assessora. L’obiettivo dell’applicazione di questa forma di assegnazione è quello di alleggerire il lavoro dei team di valutazione e di garantire in tempi rapidi alle persone che necessitano di assistenza e ai familiari che li assistono uno sgravio finanziario.

Inquadramenti con intervista telefonica

Finora la visita domiciliare ed il contatto personale costituivano un elemento fondante dell’inquadramento nel livello assistenziale ai fini dell’assegno di cura. I team dopo la visita ed i colloqui riuscivano a giungere al successivo inquadramento con un ulteriore lavoro di circa 3,5 ore. Con la decisione odierna è stata introdotta la possibilità di individuazione del livello assistenziale tramite intervista telefonica con videochiamata e tramite questionari. “In tal modo si tutela la salute delle persone coinvolte e si compiono comunque le valutazioni”, fa presente l’assessora Deeg che sottolinea tuttavia l’importanza del contatto personale. Questa modalità di valutazione potrà essere applicata anche in caso di nuove situazioni d’emergenza sanitaria.

Proroga delle scadenze

Un’ulteriore modifica introdotta con la delibera adottata oggi dalla Giunta provinciale è la proroga delle scadenze per gli inquadramenti. Le richieste, che originariamente avevano validità di 3 anni, in futuro saranno valide per 5 anni, mentre le richieste con una validità originaria di 6 anni saranno prorogate fino a complessivi 8 anni. “Grazie alla proroga dei tempi di erogazione, le richieste presentate potranno essere trattate possibilmente ancora entro quest’anno. In media tramite i Servizi sociali e i patronati al Servizio di valutazione della non autosufficienza per l’assegno di cura vengono presentate 500/600 domande di primo inquadramento o di rivalutazione”, ricorda l’assessora Waltraud Deeg che afferma: “Le modifiche approvate oggi devono garantire sicurezza finanziaria alle persone che necessitano di assistenza e alle famiglie che le curano, che è imprescindibile sia per la cura domiciliare che presso le residenze per anziani”. Non è più prevista la rivalutazione dell'assegno di cura per le persone anziane di età superiore agli 88 anni.

ASP/ck/sa

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Le decisioni della Giunta Provinciale di Bolzano 30.06.2020