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Lago di Fiè, proseguono i lavori di risanamento

Ultimi giorni per gli interventi di ripristino dello stato naturale del lago di Fiè. Asportati alcuni esemplari della pericolosa carpa erbivora, ripulite le sponde.

Una delle carpe erbivore pescate dal lago di Fiè (Foto: ASP)

Cosa ci fanno un tablet e tre telefoni cellulari dentro il lago di Fiè? Se lo devono essere chiesti anche i tecnici impegnati in questi giorni nei lavori di risanamento e ripristino dello stato naturale dello specchio lacustre altoatesino. Gli interventi annunciati la settimana scorsa (vedi comunicato stampa) sono già a buon punto, e nel corso degli ultimi giorni il livello del lago è stato abbassato di oltre due metri per agevolare il prelievo delle carpe erbivore e di altri pesci "autoctoni".

Carpe erbivore, specie pericolosa

"Le carpe erbivore sono pesci di provenienza asiatica immessi da ignoti nel lago – spiega Alberta Stenico, direttrice del laboratorio biologico dell’Agenzia per l’ambiente e la tutela del clima – hanno distrutto la flora acquatica e ne impediscono la ricrescita. Questa specie ittica causa infatti enormi danni all’ecosistema, e perciò è vietata la sua introduzione in ambienti naturali”. Questa mattina (17 ottobre) sono state prelevate dalle acque del lago di Fiè alcune carpe erbivore, e proprio l’abbassamento del livello ha consentito di ripulire le sponde da rifiuti e oggetti. Tra questi, come detto, anche un tablet e tre telefoni cellulari. Oltre alle carpe erbivore sono stati pescate dal lago anche le carpe autoctone, le quali sono state trasportate su appositi furgoni attrezzati in altri laghetti vicini. "Le carpe autoctone - spiega la Stenico - sono state prelevate in quanto continuavano a smuovere i sedimenti del lago per cercare di alimentarsi dato che la specie erbivora aveva distrutto la flora acquatica. Il prossimo anno, quando  saranno reimpiantate le piante autoctone, e dopo che le stesse si saranno stabilizzate, anche le carpe autoctone potranno essere reimmesse nel lago di Fiè".

I lavori proseguono per alcuni giorni

I lavori, che proseguiranno ancora per alcuni giorni, sono eseguiti in collaborazione tra Agenzia per l’ambiente e la tutela del clima, Ufficio parchi naturali, Agenzia per la protezione civile, Ufficio caccia e pesca, Stazione forestale di Castelrotto, Comune di Fiè allo Sciliar, Gruppo sommozzatori dei vigili del fuoco di Caldaro, vigili del fuoco volontari di Fiè e Laives.

ASP/mb

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