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Giornata dell'autonomia, la convivenza alla prova del 9

Evento Futuro-Memoria per la Giornata dell'autonomia dopo Saint-Germain, le Opzioni e il Pacchetto. Gli storici Stocker, Romeo e Heiss: “Insegniamo ai giovani l’entusiasmo per la politica".

La scrittrice Roberta Dapunt (foto USP/Oskar Verant)

A 100 anni dal trattato di Saint-Germain del 1919, a 80 anni dalle opzioni del 1939 e a 50 anni dal pacchetto di autonomia del 1969, l’Alto Adige ha davanti a sé una nuova prova del 9: quella di tenere presente il futuro delle prossime generazioni, lavorando per garantire loro un avvenire equo nel contesto europeo e globale. Lo hanno sottolineato gli storici altoatesini Hans Heiss, Carlo Romeo e Martha Stocker, che oggi (5 settembre) hanno celebrato con un’analisi il triplice anniversario nell’ambito dell’evento "Futuro-Memoria" nella giornata dell’Autonomia. "Il numero 9 rappresenta l’anno del destino per la nostra provincia: il 1919 con la fine della Prima Guerra Mondiale e la separazione fra Tirolo e Alto Adige, il 1939 con le Opzioni e il 1969 con il Pacchetto di Autonomia. Ma anche davanti a noi abbiamo una "prova del 9", quella di tenere presente il futuro delle prossime generazioni" ha detto Hans Heiss.

Magnago, la fiducia vince sulla sfiducia

L’evento è stato introdotto dall’autrice ladina Roberta Dapunt, che ha letto un testo letterario in ciascuna delle tre lingue dell’Alto Adige: italiano, tedesco e ladino. Un segno tangibile del risultato del lavoro politico e sociale che nell’ultimo secolo ha reso possibile la convivenza e l’autonomia di oggi. "Silvius Magnago è stata la figura che ha vissuto, sofferto ma anche contribuito a scrivere gli eventi di tutti e tre questi anni fondamentali nella storia dell’Alto Adige" ha ricordato Martha Stocker. La sua figura rappresenta un esempio di come "la fiducia reciproca, anche in politica, sia l’unica chiave per superare la sfiducia e conduca a un vero compromesso nel senso più nobile del termine" ha aggiunto ancora Stocker. Tre coppie di figure politiche hanno incarnato in particolare quest’arte del compromesso e della fiducia reciproca, da un lato e dall’altro della trattativa: Silvius Magnago e Alcide Berloffa, Giuseppe Saragat e Bruno Kreisky e Aldo Moro e Kurt Waldheim. Testimoni e protagonisti dei fatti ricordati dagli storici, autentiche incarnazioni della "storia vissuta" che sta dietro alle aride leggi e norme sono stati anche l’ex presidente della Provincia Luis Durnwalder e l’ex senatore Roland Riz, presenti fra il pubblico e ringraziati dai tre storici.

Entusiasmare i giovani alla politica

"Ripercorrere la storia è un momento fondamentale per raccogliere valori e significati collettivi. Se la storia non viene vissuta, e se ogni generazione non rivive nel presente il suo significato, non può rappresentare un’occasione di evoluzione per il futuro, specialmente se le sue implicazioni sono state spesso divisive come è accaduto per questi anni nella nostra provincia" ha ricordato Carlo Romeo. I tre storici hanno infine lanciato un appello al futuro, alle giovani generazioni, affinché "le generazioni del presente riescano a trovare un linguaggio con cui entusiasmare i ragazzi e a condividere la spinta interiore politica a condividere la responsabilità per questa autonomia, che rappresenta la stella polare e il simbolo della vittoria della democrazia, della diplomazia e del rispetto reciproco".

USP

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