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Lotta alle malattie del melo, un aiuto dall'analisi genetica

Approvato il finanziamento agli studi di Hannes Schuler, esperto di genomica di insetti e batteri. Partnership con Vienna per scoprire modalità alternative per contrastare gli scopazzi del melo.

Il ricercatore di unibz Hannes Schuler al lavoro nel suo laboratorio. (Foto: Hannes Schuler)

Dire addio ai fitosanitari in agricoltura? Forse un giorno sarà possibile, studiando le interazioni fra insetti e batteri. Obiettivo: curare il melo prevenendo le sue malattie più infestanti grazie all'analisi genetica. Un progetto di ricerca bilaterale Bolzano-Vienna approfondirà ora il tema grazie a un finanziamento di 300.000 euro concesso dalla Provincia nell’ambito dei Joint Research Projects. Il progetto è partito a marzo 2020. L'accordo firmato nel 2018 prevede la possibilità per enti altoatesini e austriaci di svolgere insieme progetti di ricerca. L'Ufficio ricerca scientifica ha decretato il sostegno alle ricerche di Hannes Schuler, 35enne ricercatore di unibz. Esperto di genomica dei batteri, Schuler è il primo ricercatore altoatesino ad aggiudicarsi un finanziamento nell'ambito dei Joint Research Projects. Da gennaio 2019 sono state 11 le candidature presentate al Fondo Austriaco per la Ricerca (FWF). Altri 5 progetti sono stati oggetto di valutazione, ma solo quello sugli scopazzi del melo ha passato il rigoroso esame della commissione internazionale di esperti del FWF. Altri 5 sono in fase di valutazione.

Studiare la genetica degli insetti per proteggere i meli

"Il progetto si chiama FIGHToplasma e per 3 anni studierà il meccanismo di propagazione di fitoplasmi che causano gli scopazzi del melo. Il nostro team di ricercatori – composto da un mio collega dell'Universität für Bodenkultur di Vienna e da studiosi dell'Università di Torino, dal Centro di Sperimentazione Laimburg e della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige – utilizzerà un sistema innovativo per analizzare il genoma degli insetti, dei batteri che vivono all'interno di questi insetti e dei fitoplasmi ritenuti responsabili del contagio" riferisce Schuler. "L'orizzonte internazionale per la ricerca è fondamentale. In futuro vorrei continuare a lavorare in Alto Adige, studiando strumenti sempre più innovativi ed efficaci per la lotta contro parassiti e malattie delle piante" aggiunge Schuler.

Il futuro della ricerca su piante vive

Dopo la prima fase di analisi, il progetto studierà in laboratorio la propagazione della malattia su piante vive. "Sostenere la ricerca nei nostri settori di eccellenza è uno strumento decisivo per posizionare l'Alto Adige su un piano sempre più internazionale. Un contesto scientifico in grado di produrre risultati accademici di alto livello, come nel caso di Hannes Schuler, non solo ha effetti positivi sull'economia e lo sviluppo del territorio, ma costituisce anche un elemento di attrazione per i talenti migliori" il commento del presidente della Provincia Arno Kompatscher esprimendo il suo sostegno al progetto. Soddisfatto anche il presidente del FWF Klement Tockner: "Le relazioni fra Alto Adige e Austria nella ricerca scientifica sono eccezionali a tutti i livelli. Siamo perciò molto felici di questa partnership, per sviluppare insieme il nostro comune potenziale nella ricerca d'eccellenza" ha detto.

ASP/sf

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