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Presidenza Arge Alp, l’Alto Adige passa il testimone a Salisburgo

Le regioni Arge Alp al lavoro per rafforzare le aree rurali e per spostare il traffico dalla gomma alla rotaia. Due le risoluzioni licenziate dalla 50esima conferenza dei capi di governo a Dobbiaco.

La delegazione dei capi di governo di Arge Alp. Foto: USP/Claudia Corrent

Con la 50esima Conferenza dei 10 capi di governo e rappresentanti delle regioni membro e dei Cantoni della Comunità di lavoro Regioni alpine (Arge Alp) oggi (5 luglio) a Dobbiaco si è concluso l’anno di presidenza dell’Alto Adige alla guida dell’organizzazione transfrontaliera. Il presidente Arno Kompatscher ha ceduto la presidenza al Landeshauptmann del Land Salisburgo Wilfried Haslauer.

I capi di governo si sono confrontati con una serie di temi considerati centrali per il territorio alpino e la sua popolazione. A conclusione di un anno dedicato allo "Sviluppo delle aree rurali", i capi di governo hanno licenziato una risoluzione riguardante la mobilità attraverso le Alpi, facendo anche il punto sulla risoluzione deliberata lo scorso anno in tema di management del lupo nell’area alpina.

Cinque tesi per le aree rurali

Il confronto sulla gestione delle aree rurali ha portato all'approvazione di cinque tesi per la salvaguardia e lo sviluppo dell’area rurale come prezioso spazio di vita, lavoro, attività economica, cultura, ricreazione e come spazio naturale. Sul tema del lavoro ad esempio Arge Alp intende promuovere forme flessibili come lo smart working e il telelavoro alternato. Le pubbliche amministrazioni dovranno dunque assumere con i propri dipendenti un ruolo esemplare in questo senso. Per realizzare questi obiettivi tuttavia il requisito indispensabile è una rete a banda larga capillare.

I paesi alpini intendono inoltre potenziare l’economia circolare regionale, le attività produttive e sostenere il potere d’acquisto delle aree rurali, supportando specialmente le piccole e medie imprese di questi territori.

Un terzo punto fondamentale sottolinea la forza rappresentata dalla coesione delle comunità nelle aree rurali. Gli enti pubblici puntano perciò a una pianificazione strategica a lungo termine per rivitalizzare i centri abitati e gestirli in ottica conservativa, nonché per valorizzare l’impegno nel volontariato caratteristico di queste popolazioni.

In quarto luogo i capi di governo Arge Alp hanno sottolineato come l’ente pubblico debba garantire un’adeguata accessibilità senza barriere delle aree rurali, anche al loro interno grazie a servizi di mobilità moderni e multimodali e al potenziamento della green mobility.

L’ultimo punto riguarda la qualità della vita, adottando il principio delle "brevi distanze" e garantendo i relativi servizi, dall’accesso all’assistenza sanitaria ai servizi per l’infanzia e all’offerta formativa e culturale per tutte le età. I "centri secondari" devono essere potenziati, distribuendo le istituzioni pubbliche dove ciò risulti opportuno in base al bacino di utenza.

Su questi temi è stato realizzato anche un video che è stato proiettato per la prima volta nel corso della conferenza e sarà visibile sul nuovo sito di Arge Alp www.argealp.org.

Traffico: dalla gomma alla rotaia

La seconda risoluzione dei capi di Governo di Arge Alp si confronta con il delicato tema del traffico. Il presidente del Tirolo Günther Platter ha parlato di una "situazione drammatica del traffico pesante sull'asse del Brennero, dove i veicoli in transito sono aumentati e dove si contano più camion in transito che sugli altri 6 passi alpini messi insieme". Platter ha lanciato ai colleghi un appello per passare "dal parlare al fare", manifestando il proprio appoggio alla risoluzione.

Il ministro bavarese per gli affati europei Florian Hermann si è espresso per la necessità di "una distribuzione del traffico sui territori delle Alpi evitando le concentrazioni" ma ha messo in guardia dalle "fughe in avanti e da soluzioni isolate, che non garantiscono effetti adeguatamente efficaci".

Come esempio positivo di soluzioni cindivise in questo settore il presidente altoatesino Arno Kompatscher ha citato il caso dell'autostrada del Brennero, ora interamente in mano pubblica. L'azionista di maggioranza può così "investire non solo sull'autostrada ma anche sulla rotaia e sulle infrastrutture intermodali".

Al termine della discussione i capi di governo hanno approvato la risoluzione a larga maggioranza con l'astensione della Lombardia. I capi di governo chiedono innanzitutto la trasparenza dei costi tra i due vettori di trasporto, strada e rotaia, per rendere quest’ultima sempre più attrattiva. "Fino ad oggi sussiste un forte divario tra i modelli di prezzo delle due modalità di trasporto" sottolineano i capi di governo nella risoluzione.

Arge Alp non intende imporre all’economia una scelta di mezzi di trasporto piuttosto che un’altra, ma piuttosto "potenziare l'appetibilità del trasporto su rotaia in modo da offrire una vera alternativa alla strada". Cinque sono gli obiettivi che si pone il gruppo di lavoro Arge Alp. Innanzitutto, affinché sia garantita la trasparenza dei costi tra i due vettori di trasporto, occorre che l’impatto ambientale sia inserito nel computo dei diritti d'utenza dell'infrastruttura. I due obiettivi successivi si rivolgono agli Stati: da un lato è emersa la richiesta di un maggiore impegno da parte dei governi nazionali affinché i gestori di infrastrutture ferroviarie nazionali compiano investimenti nelle stazioni di carico per incrementare l’appetibilità e la flessibilità dei trasporti ferroviari, dall’altro si preme perché i ministeri competenti rivedano i modelli di prezzo e i costi per l’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria, eliminando o armonizzando norme nazionali e oneri supplementari, eliminando così il vantaggio del trasporto su gomma. In quarto luogo l'Arge Alp invita l'UE ad ampliare il limite alle sovvenzioni per il trasporto di merci sulle tratte ferroviarie dell'arco alpino, per concludere auspicando un cambiamento di mentalità e anche in ambito turistico, con un significativo incremento dell'offerta di possibilità di trasporto con mezzi pubblici.

Strategie comuni contro il lupo

Al centro del confronto c’è stato anche il tema del lupo. L'assessore altoatesino all'agricoltura Arnold Schuler ha presentato la situazione e lo sviluppo della popolazione del lupo in Europa. La sua richiesta di misure e strategie comuni per il management dei grandi carnivori è stata sotenuta all'unanimità dai capi di governo di Arge Alp, che hanno lanciato un appello ai singoli Stati e all'Unione Europea per ridurre il livello di tutela della specie e per conferire più spazi di manovra alle singole regioni per gestire la presenza degli esemplari.

Nella sostanza i capi di governo Arge Alp hanno ribadito i contenuti della risoluzione sul "Management della popolazione dei lupi sul territorio alpino" presentata dall'Alto Adige e approvata lo scorso anno a Coira.

Il Parlamento dei ragazzi chiede una maggiore tutela del clima

Tema chiave della conferenza è stato anche il clima. Nel marzo scorso una sezione del Parlamento dei ragazzi (YPAC), composto da 80 studenti degli istituti 7 Paesi alpini, si è riunita a Merano. Il documento emerso dalla seduta, contenente le richieste per una maggiore tutela del clima, è stato consegnato ieri alla Conferenza dei capi di governo Arge Alp dalle giovani parlamentari Greta Holzner, Janka Wieder e Martina Patzleiner (da sinistra a destra nella foto allegata).

Nel corso della conferenza di oggi i rappresentanti di Arge Alp hanno anche mostrato la nuova release del sito web di Arge Alp www.argealp.org e consegnato il Premio Arge Alp 2019 (vedi comunicato a parte).

Materiali video e audio da scaricare

Immagini conferenza Arge Alp Dobbiaco

Immagini premio, sito web e consegna campanella

Immagini conferenza stampa

Intervista Kompatscher

Intervista Haslauer (DE)

Intervista Tonina

Audio Kompatscher, Tonina

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