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Edilizia abitativa: definiti i contributi e gli alloggi per il 2020

La Giunta provinciale ha stabilito la suddivisione degli oltre 45 milioni di euro di contributi nel settore dell’edilizia abitativa e dei 364 alloggi dell’IPES attualmente disponibili.

La Giunta provinciale ha stabilito la suddivisione degli oltre 45 milioni di euro di contributi nel settore dell’edilizia abitativa e dei 364 alloggi dell’IPES attualmente disponibili (Foto: ASP/Ipes)

Nel febbraio scorso la Giunta ha approvato il programma provinciale di edilizia abitativa per il quale nel corso del 2020 vengono messi a disposizione complessivamente 133 milioni di euro.  45,3 milioni di questi sono destinati a contributi a fondo perduto per la nuova costruzione, l’acquisito o il recupero della prima casa. La Provincia sostiene inoltre i cittadini mettendo a loro disposizione alloggi di edilizia sociale. Nel corso del 2020 si prevede che questi alloggi saranno 364.

Nel corso della seduta odierna (21 aprile) la Giunta provinciale ha deliberato in merito alla media ponderata relativa alla suddivisione dei contributi e degli alloggi dell’Istituto per l’edilizia abitativa agevolata provinciale (Ipes). La media ponderale si basa sulla consistenza numerica di ciascun gruppo etnico rispetto alla popolazione complessiva e sul fabbisogno.

A questo scopo sono stati utilizzati i dati statistici a disposizione dell’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) del 2018, nonché il numero delle domande di contributo considerate ammissibili nel 2018. “L’abitazione rappresenta un’esigenza fondamentale che da decenni viene sostenuta in maniera attiva da parte della Provincia. In quest’ambito la perequazione sociale rappresenta una base importante per una suddivisione il più possibile equa dei mezzi disponibili” sottolinea l’assessora provinciale competente, Waltraud Deeg.

Nel corso del 2020 il 94,89% degli strumenti di incentivazione dell’edilizia abitativa agevolata verranno assegnati a cittadini dell’Unione Europea (la percentuale rispetto alla popolazione secondo l’ASTAT è del 93,6%. Rispetto alle domande presentate è pari al 98,7%). Ai cittadini non comunitari ed agli apolidi spetta quindi il 5,11% del totale, ciò rappresenta un leggero calo rispetto al 2019 quando la percentuale era stata del 5,15%.  Per aver diritto a questi contributi le persone non comunitarie o apolidi, al momento della presentazione della domanda, devono aver risieduto in Alto Adige ininterrottamente per almeno cinque anni. Deve essere inoltre comprovata un’attività lavorativa di almeno tre anni nell’ambito del territorio provinciale.

Per quanto riguarda gli alloggi in affitto dell’Ipes è stata stabilita dalla Giunta provinciale l’assegnazione di 317 appartamenti (pari all’85% del totale) a cittadini comunitari, mentre 47 alloggi (pari al 13%) sono riservati a cittadini non comunitari o apolidi.

ASP/ck/fg

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