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Sicurezza, Kompatscher: "Non devono esistere zone franche"

I dati sulla sicurezza sono incoraggianti, ma restano ancora zone d’ombra. Occorre piena chiarezza, ha rimarcato il presidente Kompatscher nell'ambito del punto annuale al Commissariato del Governo.

"La sicurezza reale e percepita fa registrare in Alto Adige dati incoraggianti. Tuttavia permangono alcune situazioni che richiedono particolare attenzione". Così il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha fotografato la situazione oggi (16 dicembre) a margine dell’annuale conferenza al Commissariato del Governo che fa il punto della situazione in Alto Adige. La conferenza al Commissariato del Governo ha illustrato una panoramica dell’anno appena concluso, con focus sul tema della sicurezza. Il presidente Kompatscher ha sottolineato la buona collaborazione con il Commissariato del Governo in Alto Adige. La qualità della vita in provincia – incluso l’aspetto della sicurezza – rimane su standard elevati.

"Sicurezza, non devono esistere zone franche"

Tuttavia occorre prestare particolare attenzione: "Esistono alcuni precisi hotspot intorno ai quali la sicurezza non è garantita. Questo è inaccettabile" ha detto Kompatscher. Come esempio il presidente ha citato il parco della stazione ferroviaria. "In Alto Adige non possono esserci zone al di fuori del diritto" ha aggiunto Kompatscher. Tutte le istituzioni devono impegnarsi, dalle forze dell'ordine, all'amministrazione, al sistema della giustizia: quest'ultima, ha sottolineato Kompastcher, "deve fare in modo che le leggi e le pene trovino corretta applicazione. Vogliamo essere una terra sicura, dove le regole vengono rispettate". A nome della Giunta e dell'amministrazione provinciale Kompatscher ha offerto la massima collaborazione in questo senso. La Provincia ha proposto soluzioni con i Comuni interessati da eventuali problemi di sicurezza, per rafforzare la sicurezza attraverso le polizie municipali in sinergia con l’attività delle forze dell’ordine.

ASP/gst/sf