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Sui binari attraverso le Dolomiti – La ferrovia della Val Gardena

Archivio fotografico Mario e Benjamin Geat, n. 426

Quando in Tirolo, all'inizio del XX secolo, furono costruite ferrovie a scartamento ridotto e a cremagliera che in modo affidabile e veloce trasportavano i passeggeri dalle zone centrali alle valli e alle montagne circostanti, anche le Dolomiti dovevano in tal modo essere rese più accessibili. Alla realizzazione di questa nuova diramazione veniva attribuita la capacità di dare un impulso decisivo al turismo, il che si tradusse in una disputa pluriennale tra Bolzano, Bressanone e vari comuni della Valle Isarco sul tracciato della linea stessa. I gardenesi, ad esempio, volevano un percorso che, nel tragitto più breve possibile, collegasse la valle alla ferrovia del Brennero, non solo per portare i turisti in valle, ma anche per poter esportare direttamente i prodotti delle locali botteghe di scultura del legno. Il braccio di ferro sul tracciato e sul finanziamento della ferrovia durò dal 1906 al 1915, ma quando l’Italia entrò in guerra nel maggio 1915 tutto avvenne molto rapidamente: nel settembre dello stesso anno iniziarono i lavori di costruzione della ferrovia della Val Gardena e in soli cinque mesi diecimila operai, tra cui circa seimila prigionieri di guerra russi, costruirono in condizioni talvolta disumane l’intera infrastruttura, che ora doveva servire soprattutto come linea di rifornimento militare per il fronte dolomitico. Già il 6 febbraio 1916, la prima “Bahnl” correva da Chiusa a Plan presso Selva di Val Gardena. A causa della guerra, molti viadotti furono inizialmente costruiti in legno e solo gradualmente sostituiti da strutture in pietra. Dopo la fine della guerra, la ferrovia fu nuovamente utilizzata per scopi civili. Nell’autunno del 1938, il fotografo amatoriale Mario Geat immortalò con uno scatto la ferrovia alla fermata di Laion, mentre alcuni residenti salivano a bordo del treno. La ferrovia della Val Gardena non era destinata a lunga vita, condividendo il destino di molte altre ferrovie locali: essa fu chiusa definitivamente nel 1960, quando il traffico automobilistico sulla strada statale della Val Gardena divenne preponderante.

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