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Il lungo percorso verso l’autonomia altoatesina nello sport

Con il piano di sviluppo degli impianti sportivi, adottato nel 1983, iniziò la concreta pianificazione della realizzazione capillare di vari impianti sportivi in tutta la provincia (Rip. 27 urbanistica, n. 663)

Nel campo minato delle ideologie – dalle società ginniche alle corporazioni sportive fasciste

Seguendo l’esempio del movimento ginnico tedesco, nella seconda metà del XIX secolo furono fondate anche in Tirolo associazioni ginniche, sostenute principalmente dalla borghesia urbana. Dopo la presa del potere, il regime fascista dispose già nel 1926 lo scioglimento delle società ginniche di stampo patriottico in Alto Adige. Altre associazioni sportive, come quelle ciclistiche, di atletica o di calcio, fondate all’inizio del secolo, dovettero cambiare nome e furono forzatamente incorporate nel sistema dei gruppi sportivi fascisti sotto la direzione e la supervisione del Partito Nazionale Fascista.


CONI – Comitato Olimpico Nazionale Italiano

Il Comitato Olimpico per l’Italia fu fondato nel 1908 e nel 1942 dotato di ampi poteri, che continuò a esercitare anche dopo la fine della guerra, dominando per decenni in modo centralistico lo sport di base e professionistico italiano.


1945–1972: dalla timida ripresa, attraverso la legge provinciale per la promozione dello sport, fino all’istituzione della VSS

Già nei primi mesi dopo la fine della guerra furono fondate numerose nuove società sportive altoatesine e lo sport dilettantistico divenne gradualmente un fenomeno di massa. Tuttavia, a causa dello stile di gestione repressivo del CONI molti di questi club non si integrarono nelle associazioni sportive regionali. Ciononostante, per favorire lo sviluppo dello sport in Alto Adige la giunta provinciale adottò il 24 novembre 1960 la legge n. 16 sulla “Concessione di contributi e sussidi alle istituzioni culturali per l’educazione fisica e per lo sport popolare”. Sorsero pertanto nuovi impianti sportivi e nel novembre 1970 poté costituirsi la Federazione delle associazioni sportive di lingua tedesca e ladina della Provincia autonoma di Bolzano (VSS), alla quale aderirono molte società locali.


Il secondo Statuto d’autonomia e il nuovo settore specialistico “sport e impiego del tempo libero”

Soltanto in virtù del secondo Statuto d’autonomia la Provincia autonoma di Bolzano ottenne competenze legislative secondarie e amministrative nell’ambito delle “attività sportive e ricreative con i relativi impianti ed attrezzature”. La costruzione di ulteriori impianti sportivi fu promossa grazie alla “legge provinciale sul credito sportivo” (n. 32/1977), nel 1983 e nel 1995 furono approvati progetti per lo sviluppo degli impianti sportivi e delle piste da sci. Un’apposita legge provinciale (n. 22/1983) regolò la creazione e la promozione di numerosi circoli ricreativi.


Il radicamento dell’autonomia sullo sport

L’obiettivo a lungo termine della Giunta provinciale e della Federazione sportiva era quello di istituire federazioni sportive provinciali indipendenti e comitati sportivi specializzati, il che si tradusse con tensioni con il CONI e con la bocciatura di ben tre progetti di legge provinciale sullo sport nell’arco temporale fino al 1988. Solo negli anni Novanta, dopo lunghe trattative, fu possibile istituire società sportive provinciali. La riforma del CONI a cavallo del nuovo millennio ha sancito l’autonomia dell’Alto Adige nell’ambito dello sport.

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