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La macchina da scrivere nella Prima Guerra Mondiale

La macchina da scrivere nella Prima Guerra Mondiale

Già collaudata nelle guerre coloniali di fine XIX secolo e orgogliosamente pubblicizzata, durante la Prima Guerra Mondiale la macchina da scrivere raggiunse per la prima volta un impiego a tutto campo. Insieme alle moderne apparecchiature di comunicazione come il telefono e la telescrivente, essa era parte di un apparato tecnologico bellico molto raffinato, che portò la guerra a un livello di distruzione finora sconosciuto.

Sul fronte, robuste macchine da scrivere portatili servivano alla rapida e ben leggibile stesura e riproduzione di ordini e comunicazioni militari. A partire dal 1915, la produzione degli strumenti per la scrittura diminuì fortemente a favore del materiale bellico, tanto che ogni macchina da scrivere da campo doveva essere trattata con cura. Spesso la velocità con cui le informazioni lasciavano la linea di combattimento era pari alla lentezza con la quale venivano elaborate. Nelle furerie militari di diversi paesi coinvolti nel conflitto si svolgeva una considerevole e dispendiosa mole di lavoro burocratico, in parte inefficiente – non di rado a danno degli accadimenti bellici. A fianco dei soldati scrivani, ad avere a che fare con le macchine da ufficio c’erano sempre più spesso assistenti femminili. Per molte donne ciò rappresentava spesso la prima opportunità di svolgere un’attività fuori casa.

Nel corso della guerra, e specialmente dopo la sua fine, la macchina da scrivere assunse un ulteriore significativo ruolo. L’apprendimento della dattilografia doveva offrire agli innumerevoli invalidi di guerra una possibilità di reintegrazione professionale. Lontano dal fronte, la tecnica impersonava ora la speranza di un nuovo inizio nella vita civile.

 

Curatrice: Daniela Kohlhuber

 

Museo delle macchine da scrivere 'Peter Mitterhofer'

piazza della Chiesa, 10, Parcines
Tel.: +39 0473 967581, +39 0473 967137
Fax: +39 0473 965477
info@schreibmaschinenmuseum.com
www.typewritermuseum.com

 

 

 

Erika

macchina da scrivere pieghevole Erika
caratteristiche: martelletti portacaratteri, battitura frontale, cambio livello doppio, nastro inchiostrato
tastiera: universale, tre file, 30 tasti
costruzione: su invenzione di Frank Sebastian Rose
particolarità: prima macchina da scrivere pieghevole di produzione tedesca
altra denominazione: Gloria, Bijou

numero di serie 18248

Denominazione oggetto:
macchina da scrivere
Numero d'inventario:
005506
Autore:
Seidel & Naumann
Collezione:
K. Ryba
Data:
1915 - 1916
Materiale:
metallo, lacca, gomma, carta, vetro, tessuto
Tecnica:
fuso (in uno stampo), punzonato, montato, avvitato, laccato
Istituzione:
Museo delle macchine da scrivere "Peter Mitterhofer"
Dimensioni:
piegata altezza 13 cm, aperta altezza 16.5 cm, larghezza 27 cm, profondità 23 cm
Parola chiave:
macchina da scrivere pieghevole, macchina da scrivere portatile, macchina da scrivere da viaggio, martelletti, leve portacaratteri, battitura frontale, nastro inchiostrato

 

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