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Pinuccia Di Gesaro I giochi delle streghe Stregonerie confessate nei processi del Cinque e Seicento e convalidate dai massimi demonologi Bolzano, Praxis 3, 1995 15,5x21,5 cm 340 p. |
Questo libro risponde alla domanda: "Chi erano le streghe e cosa facevano?" La risposta arriva, da una parte direttamente dalle stesse streghe interrogate nel corso dei processi ai quali sono state sottoposte, e dall'altra dai demonologi che hanno studiato le streghe esponendo le loro riflessioni in trattati che sono serviti da veri e propri "codici processuali" per la persecuzione. Il Tirolo fu una tra le regioni massimamente rappresentative del fenomeno della stregoneria e dunque dal Tirolo sono stati scelti i processi di Cavalese, di Fié allo Sciliar e della Valle di Non. I comportamenti delle streghe erano paragonabili alle manifestazioni esoteriche dei raffinati maghi dei laboratori rinascimentali. Entrambi ritenevano che tra macrocosmo e microcosmo esistesse un rapporto inscindibile, così come tra soma e psiche. Questo movimento culturale esoterico e trasgressivo si scontrava con la nascente cultura scientifico-illuministica e perciò le streghe furono sterminate e la cultura esoterica seppellita. Un capitolo del volume raccoglie numerose rappresentazioni iconografiche del fenomeno. |