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Eventi sportivi anche in digitale: proposte RAS a Strasburgo

La RAS, Azienda speciale radiotelevisiva provinciale, si sta muovendo per garantire la ricezione in digitale terrestre anche in Alto Adige dei grandi eventi sportivi trasmessi dalle emittenti nazionali di lingua tedesca, attualmente possibile solo via satellite. All’Intergruppo delle minoranze nel Parlamento europeo a Strasburgo, il presidente della RAS Rudi Gamper e il direttore Georg Plattner hanno illustrato le proposte per sbloccare questa mancata diffusione e hanno ottenuto il sostegno degli europarlamentari.

Da sinistra, il direttore RAS Georg Plattner, il presidente Rudi Gamper, Kinga Gal (presidente Intergruppo minoranze) e l'europarlamentare Herbert Dorfmann

Nella loro relazione a Strasburgo Gamper e Plattner hanno richiamato quest’anomalia sulla scorta di quanto successo per i Mondiali di calcio del Sudafrica. La RAS infatti aveva ricevuto formale comunicazione da ARD e ZDF che i due canali della tv di Stato di Germania non disponevano dei diritti tv per la trasmissione sul digitale terrestre delle partite dei Mondiali di calcio al di fuori dei confini nazionali. Anche se i programmi tv di ARD e ZDF si ricevono in tutta Europa via satellite, i diritti di trasmissione in digitale vengono infatti concessi dalla FIFA, la Federcalcio mondiale, solo a livello di Stato e non di singole Regioni. "Sebbene una direttiva UE del 1989 preveda una sorta di tv senza frontiere, proprio i diritti di trasmissione nelle Regioni con minoranze linguistiche sono tutt'altro che chiariti", hanno specificato Gamper e Plattner. Analogo discorso vale per i film in lingua tedesca, che i gestori locali di cinema riescono ad avere solo con fatica dai circuiti dell’area germanica in quanto le società di distribuzione italiane non sono interessate alla copia in tedesco.

La RAS ha chiesto a Strasburgo agli europarlamentari delle minoranze, nell'incontro promosso dal membro altoatesino Herbert Dorfmann, il sostegno per arrivare a un’urgente e necessaria regolamentazione generale a livello UE. Allo scopo il presidente Gamper e il direttore Plattner hanno presentato tre specifiche proposte: la prima prevede un’integrazione della direttiva europea che assicuri i diritti di trasmissione in digitale nella loro lingua alle minoranze riconosciute in Europa; la seconda proposta chiede all’UE di vincolare i detentori dei diritti TV (come FIFA o UEFA) alla diffusione dei programmi radio e televisivi nella madrelingua anche alle minoranze con una consistenza sotto il 5% che vivono in uno Stato confinante. Infine la terza proposta della RAS prevede una commercializzazione dei diritti di trasmissione non su base territoriale ma per gruppi linguistici. L'Intergruppo dell'Europarlamento ha assicurato il proprio sostegno all'iniziativa dell'Azienda radiotelevisiva provinciale volta a tutelare i diritti delle minoranze UE.

 

pf

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