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Cinque anni di legge sulla famiglia

Varata il 17 maggio 2013, la legge sulla famiglia compie 5 anni. Un bilancio dell'assessora Deeg e del suo promotore, Richard Theiner.

5 anni di legge sulla famiglia in Alto Adige (Foto USP)

Il bene del bambino, il sostegno a tutte le forme di famiglia secondo il modello di vita individuale e la stretta interconnessione fra attori e misure. Sono questi, secondo l'assessora Waltraud Deeg, i principi della legge sulla famiglia varata nel 2013, un provvedimento che la stessa Deeg definisce "una pietra miliare per l’Alto Adige, basti pensare che fino al 2014 non esisteva neppure un Dipartimento specifico per la famiglia". "L’obiettivo della legge era creare i presupposti per una politica della famiglia organica", ricorda l’assessore Richard Theiner, che ne fu il promotore. "Il nostro compito nel Dipartimento famiglia è stato di implementare i principi della legge in misure concrete in sinergia con gli attori pubblici e privati e coinvolgendo le famiglie stesse", fa presente l’assessora Deeg. Questa impostazione partecipativa si rispecchia nella commissione provinciale per la famiglia e nei responsabili per il settore famiglia presso i Comuni e le Comunità comprensoriali. Le tematiche su cui si focalizza la normativa sono il rafforzamento anticipato delle famiglie, la conciliabilità fra famiglia e lavoro e i sostegni finanziari per le famiglie.

Per rafforzare le famiglie fin da subito ogni anno l’Agenzia per la famiglia investe circa 3,3 milioni di euro con i quali sostiene un’ottantina di associazioni e organizzazioni che offrono informazione, aggiornamento, consulenza o mediazione. Tra i progetti in questo ambito, Lettere ai genitori. Dal 2009 a oggi sono stati raggiunti oltre 27.000 madri e padri, e ogni mese vi sono circa 240 nuove iscrizioni. Inoltre, con circa 5.800 pacchetti di benvenuto per neonati con vari materiali. Con il progetto Rafforzare le famiglie si punta alla messa in rete dei vari attori per garantire un’assistenza capillare durante la gestazione e fino al terzo anno di età del bambino, nonché durante la fase della pubertà e in caso di separazioni e divorzi nelle famiglie. Per favorire la conciliabilità fra famiglia e lavoro si è provveduto a unificare, dal 1° gennaio 2014, le tariffe di tutte le strutture di assistenza all’infanzia. In tal modo è divenuta meno cara l’assistenza fornita da Tagesmütter. Attualmente sono operative 243 Tagesmutter, 67 centri per l’infanzia e 14 asili nido, che in totale offrono 4.000 posti per bambini. Solo nel 2013 vi sono state 87 nuove Tagesmütter.

Nel 2015 sono state elaborate nuove linee guida per l’assistenza all’infanzia e per l’assistenza scolastica ed extrascolastica con precisi standard qualitativi. In base a tali linee guida i Comuni sono chiamati a mettere a disposizione offerte adeguate. Del novembre 2017 il varo da parte della Giunta provinciale dei nuovi standard di qualità per l’attività pedagogica alla prima infanzia. L’Agenzia per la famiglia investe 7,4 milioni di euro per l’assistenza durante le vacanze estive e per quella pomeridiana sostenendo 272 progetti per un totale di 50.000 bambini. Nel 2013 era stata messa a disposizione poco meno della metà di tali fondi. Una famiglia dove il padre si avvale dei congedi parentali ottiene 800 euro al mese con l’assegno alla famiglia +. Le aziende che con nidi aziendali e altre misure favoriscono la conciliabilità di famiglia e lavoro ricevono contributi e la certificazione audit, sostenuta dall’Agenzia per la famiglia e dalla Camera di commercio. Inoltre, vi sono i sostegni finanziari per le famiglie.

L’assegno provinciale alla famiglia è stato aumentato da 100 a 200 euro al mese. In tal modo le famiglie ricevono nei primi tre anni del bambino in totale 7.200 euro. Per la copertura previdenziale dei periodi di congedo parentale i genitori possono ottenere fino a 18.000 euro a testa. L’importo è stato aumentato nel 2017. Attualmente ammontano a 74 milioni di euro gli aiuti finanziari diretti a favore delle famiglie, ovvero 20 milioni di euro in più rispetto a 5 anni fa e circa il doppio rispetto al 2008. Per il 2018 il bilancio provinciale indica investimenti per 134,3 milioni di euro in favore delle famiglie. In tal modo i finanziamenti sono incrementati di circa 70 milioni di euro solo negli ultimi due anni e in tal modo più che raddoppiati. Con l’EuregioFamilyPass, inoltre, circa 45.000 famiglie altoatesine godono di una carta vantaggi da impiegare presso 1.000 aziende aderenti all’iniziativa.

SA

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