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Consulta famiglia: previdenza, lavoro, prima infanzia, casa

Riunione della consulta per la famiglia con Kompatscher e Deeg, si studia un nuovo modello per i contributi previdenziali alle madri che non lavorano.

Anche il presidente Kompatscher ha partecipato all'ultima seduta della consulta per la famiglia (Foto USP/Elisabeth Parteli)

Anche il presidente Arno Kompatscher ha partecipato nei giorni scorsi alla riunione della consulta per la famiglia, organo consultivo coordinato dall'assessora Waltraud Deeg. Molti i temi sul tavolo, a partire dalla situazione legata ai contributi previdenziali delle madri che non lavorano. Secondo i rappresentanti delle organizzazioni che operano nel settore della famiglia, il modello attuale che prevede la possibilità di una contribuzione volontaria da parte delle stesse madri, è considerato di difficile sostenibilità da parte dei nuclei familiari. "Stiamo lavorando ad un nuovo modello - ha annunciato il presidente Kompatscher - e contiamo di metterlo a punto già entro la fine del 2017". Se le garanzie occupazionali offerte alle madri nel settore pubblico possono essere considerate soddisfacenti, il discorso è diverso invece nel settore privato, e secondo il Landeshauptmann è necessaria "una maggiore volontà da parte delle imprese e una più forte collaborazione con le categorie economiche".

Sempre in tema di conciliazione tra i tempi del lavoro e quelli della famiglia, l'assessora Waltraud Deeg ha aggiunto che "la situazione potrà essere migliorata anche attraverso un ulteriore rafforzamento del programma di Audit", quindi la discussione è proseguita concentrandosi sull'assistenza alla prima infanzia. Le organizzazioni del settore hanno espresso una valutazione positiva del progetto di ampliamento quantitativo e qualitativo dell'offerta, che obbligherà i comuni, a partire dall'anno in corso, ad offrire posti di assistenza ad almeno il 15% dei bambini al di sotto dei 3 anni di età. "Si tratta di un passaggio fondamentale per migliorare la conciliabilità lavoro-famiglia - hanno sottolineato Kompatscher e la Deeg - e per contribuire a rendere l'intera società altoatesina sempre più a misura di famiglia".

Durante l'incontro della consulta, inoltre, è stato affrontato anche il tema della casa in maniera particolare per quanto riguarda i costi, considerati difficilmente sostenibili per i nuclei familiari. "Non può essere - ha commentato Arno Kompatscher - che in Alto Adige un alloggio costi come nelle grandi città quali Roma o Milano. Dobbiamo iniziare a seguire nuove strade, in maniera particolare per quanto riguarda il mercato degli affitti". In chiusura, l'assessora Waltraud Deeg ha ringraziato da un lato il Landeshauptmann per la sua "disponibilità a sostenere progetti riguardanti la famiglia", e dall'altro i membri della consulta, "i quali danno vita ad un organo molto attivo e propositivo".

La Consulta per la famiglia è l'organo consultivo della Giunta provinciale sulle tematiche riguardanti la famiglia, in particolare su legislazione e attuazione delle misure. Oltre ad esprimere pareri, la Consulta elabora proposte di intervento e di adeguamento delle normative provinciali. L’organo conta su 19 membri in rappresentanza di istituzioni, enti, gruppi e associazioni ed è presieduto dall’assessora alla famiglia Waltraud Deeg. Vi trovano posto esponenti di Katholische Familienverband (KFS), Upad, VKE, KVW, Südtiroler Jugendring, Associazione famiglie numerose, Federazione per il sociale e la sanità, Bildungsweg Pustertal e Pastorale della famiglia, rappresentanti di Comuni, Provincia e dei servizi per la famiglia, Garante per l'infanzia e l'adolescenza.

mb

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