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Sostegno familiare precoce: aiuto all’avvio della vita familiare

Nel 2022 l'offerta socio-sanitaria si amplierà ancora per rafforzare precocemente le famiglie. “Un sostegno per affrontate preventivamente possibili fonti di stress familiare” afferma Deeg.

In futuro, le famiglie altoatesine in situazioni critiche riceveranno un'offerta di sostegno in rete tramite il "Sostegno familiare precoce". Dopo che l'offerta socio-sanitaria è stata sperimentata e consolidata in Val Pusteria ed a Bolzano, quest'anno seguirà l'ampliamento dell’offerta ai Distretti Salto-Sciliar e Val Venosta. Nel corso di l'anno inizieranno inoltre i lavori organizzativi nei Distretti del Burgraviato e della Wipptal. Oggi (14 gennaio) l’assessora alla famiglia ed alle politiche sociali, Waltraud Deeg, insieme ai responsabili del settore, ha presentato l'offerta ed illustrato le esperienze sinora maturate. “Non sono le persone a doversi orientare ai singoli sistemi, ma i sistemi dovrebbero essere basati sulle famiglie ed i loro bisogni. Questo è il caso dell'offerta   "Sostegno familiare precoce". Grazie ad un aiuto iniziale siamo in grado di evitare l’insorgere successivo di situazioni problematiche. La resilienza durante la pandemia si è rivelata un tema su cui investire, quindi sono necessarie più offerte come questa per rafforzare la società nel suo insieme” ha affermato l’assessora provinciale Waltraud Deeg nel corso della conferenza stampa odierna.

Un pacchetto gratuito di misure per le famiglie

Il “Sostegno familiare precoce” rappresenta un pacchetto gratuito di misure, servizi, sistemi di sostegno offerti ai bambini e ai loro genitori su base volontaria e destinati a promuovere lo sviluppo a lungo termine del bambino. L'obiettivo è quello di migliorare le condizioni di vita e di sostenere le famiglie dalla gravidanza al terzo anno di vita del bambino. "Un compito centrale è assegnato al Team Sostegno familiare precoce che offre consulenza e supporto in loco alle famiglie ed ai servizi territoriali", ha spiegato Petra Frei, direttrice dell'Ufficio per la Tutela dei minori e l'inclusione sociale. Il punto di forza sta nella messa in rete dei servizi e nell'accesso diretto e a bassa soglia. Il "Sostegno familiare precoce" sostiene il cambio di rotta nel settore sanitario lontano da una prospettiva ospedaliera verso il territorio, ha sottolineato Verena Fink della direzione tecnico-assistenziale dell’Azienda sanitaria altoatesina: "Il sostegno precoce e non burocratico alle famiglie è uno dei maggiori punti di forza di quest’offerta socio-sanitaria”.

Un servizio sviluppato negli anni

Il concetto è stato sviluppato dal 2014 dall'Ufficio per la Tutela dei minori e l’inclusione sociale e dalla direzione tecnico-assistenziale dell’Azienda sanitaria altoatesina, in collaborazione con il Forum Prevenzione e supportato da altri partner dell'Amministrazione provinciale che si occupano della tematica e quindi implementato dal 2016. “Diventare ed essere genitore è cambiato negli anni perché sono cambiate le condizioni di vita delle famiglie. Ecco perché oggi sono necessarie nuove forme di sostegno", ha spiegato Christa Ladurner. Nell'ambito del progetto è emerso un nuovo tipo di cooperazione, che ora si sta espandendo in tutto il territorio provinciale. Dopo una sperimentazione positiva in due Distretti sociali (in ambito cittadino a Bolzano/Don Bosco e in ambito rurale a Brunico e circondario), nel 2021 è stata decisa l'attuazione graduale a livello provinciale di questa offerta di sostegno alla famiglia.

L'esperienza al servizio delle famiglie

Hans Mitterhofer e Gundula Gröber hanno quindi raccontato le loro esperienze nei Team Sostegno familiare precoce  di Brunico e Bolzano. "Il servizio si è dimostrato efficace dato che molte famiglie cercano un contatto diretto, e altrettante vengono indirizzate al servizio" ha riferito Mitterhofer, responsabile del Distretto sociale di Brunico e circondario e coordinatore del Team Dostegno familiare precoce della Val Pusteria. Circa 30-40 famiglie vengono accompagnate ogni anno per poter affrontare meglio situazioni come per esempio la nascita di un altro figlio o di un figlio con disabilità, l'insorgere di problemi economici o una situazione assistenziale inaspettata in famiglia. Gundula Gröber, dirigente tecnico-assistenziale del Comprensorio sanitario di Bolzano e membro del gruppo di lavoro Sostegno precoce di Bolzano, ha descritto il miglioramento della collaborazione in rete tra i servizi di volontariato e professionali a sostegno delle famiglie come un importante vantaggio del "Sostegno familiare precoce". "Offriamo alle famiglie una guida in modo tale che possano trovare sostegno grazie all’aiuto dei servizi esistenti", ha sottolineato Gröber. Le esperienze fatte finora sono state molto positive sia per le famiglie che per i servizi coinvolti, motivo per cui è opportuno proseguire ed ampliare quest’offerta. L’assessora Waltraud Deeg ha infine lanciato un appello alle famiglie altoatesine affinché approfittino di questa offerta di sostegno.

Informazioni sull'argomento sono disponibili sul sito web della Provincia dedicato al Sostegno familiare precoce.



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