Buone pratiche per l'integrazione in Alto Adige

Già da diversi anni sono presenti sul territorio provinciale azioni e progetti a livello locale a favore dell’integrazione sociale, lavorativa e culturale delle persone migranti che hanno deciso di stabilirsi in Alto Adige. In questa sezione vengono presentate alcune buone pratiche con l'obiettivo di valorizzare le esperienze attraverso la condivisione, affinché possano essere replicate o fungere da spunto in altri contesti territoriali.

Il Servizio di coordinamento per l’integrazione fornisce un sostegno finanziario e informativo alle organizzazioni che intendono avviare azioni e progetti finalizzati all’integrazione dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine e alla sensibilizzazione della popolazione autoctona.

Altri esempi di buona pratica sono presenti alla pagina "Migrazione e alfabetizzazione" e alla pagina della Commissione Europea.

Buone pratiche via email (iscriversi / disiscriversi alla newsletter)

Accoglienza di cittadini e cittadine di nazionalità ucraina

Indicazioni e riferimenti utili

Sulla base dell‘attuale quadro giuridico, i cittadini e le cittadine ucraine hanno libertà di movimento e possono essere liberamente ospitati/e da parenti, conoscenti o attraverso iniziative private e pubbliche.

A tale proposito una task force provinciale ha individuato due principali modalità di accoglienza:

a) accoglienza su iniziativa privata (non è previsto alcun intervento pubblico sul piano dell’accompagnamento o finanziario, fatto salvo l’ordinario accesso delle persone ai servizi esistenti)
b) accoglienza nell’ambito dei programmi CAS (Centri di accoglienza straordinaria) e SAI (Sistema accoglienza e integrazione)

Ulteriori informazioni e segnalazioni di richieste di accoglienza ai seguenti indirizzi:

- fluechtlinge.profughi@provinz.bz.it

- ”Infopoint” di via Raiffeisen 5 a Bolzano, gestito dall’Associazione Volontarius, infopoint@volontarius.it, 335 1438701; punto di accoglienza per tutte le persone di recente arrivo.

- Servizio consulenza profughi di via C. Gamper 10 a Bolzano, gestito da Caritas, fb@caritas.bz.it, 0471 304770; in particolare per procedure legali e domande di protezione internazionale.

E’ in ogni caso necessario che la presenza di profughi ucraini venga comunicata al Comune e alla Questura di Bolzano.

DZ