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Scuole dell'infanzia: gli organici per l’anno scolastico 2022/2023

Lo stesso numero di operatori e quasi lo stesso numero di scuole dell’infanzia: ecco come si presenta l'anno scolastico 2022/23 nelle tre Direzioni di cui si è occupata oggi la Giunta.

Oggi (5 aprile), la Giunta provinciale si è occupata dell'istituzione e chiusura delle scuole dell’infanzia e del fabbisogno di personale in questo settore nel corso dell’anno scolastico 2022/23. I tre assessori competenti, Philipp Achammer, Giuliano Vettorato e Daniel Alfreider, hanno predisposto le tre apposite delibere. Il numero di dipendenti viene confermato nelle tre direzioni e anche il numero delle scuole dell’infanzia rimane sostanzialmente stabile. La base per la decisione è rappresentata dal numero delle iscrizioni effettuate entro la data fissata nel gennaio 2022.  

Scuole dell’infanzia di lingua italiana: tre nuove sezioni e tre chiusure

La Giunta, nel corso della seduta odierna (5 aprile), ha approvato la delibera relativa alle scuole dell'infanzia in lingua italiana, presentata dall’assessore Giuliano Vettorato. Per l’anno scolastico 2022/2023 sono attivate 170 sezioni, per un totale di 3.073 bambine e bambini. “Il numero delle iscrizioni nelle scuola dell’infanzia di lingua italiana è stabile rispetto allo scorso anno, ed abbiamo proceduto ad una rimodulazione delle sezioni per soddisfare le esigenze del territorio e delle famiglie” afferma Vettorato.
In base all’andamento delle iscrizioni pervenute saranno chiuse tre sezioni di scuola dell’infanzia: una alla scuola “Fate e Folletti” di Vipiteno, una alla scuola “Nazario Sauro” di Laives e una alla scuola “Airone” di Bolzano. Contestualmente è prevista l’istituzione di tre nuove sezioni alla scuola “Melarancia” di Bolzano, alla scuola di Bronzolo e alla scuola “San Michele” di Appiano sulla Strada del Vino, presso la sede distaccata a Cornaiano. Il contingente complessivo del personale ammonta a 478,50 unità. All’interno del contingente complessivo vengono confermati i posti relativi al personale di lingua tedesca: si tratta di 18,75 insegnanti, di cui uno in distacco presso la Direzione provinciale delle scuole di infanzia in lingua italiana. Sempre all’interno del contingente previsto per il prossimo anno scolastico, la quota assegnata alle collaboratrici pedagogiche di lingua tedesca rimane invariato a 7,25 posti.   

Scuole dell’infanzia in lingua tedesca: meno iscrizioni, due nuove strutture, organico invariato

Nel prossimo anno di scuola dell’infanzia 2022/23, 11.214 bambini frequenteranno una delle 266 scuole dell’infanzia di lingua tedesca, una in più rispetto all'anno precedente. Come sottolinea l’assessore Philipp Achammer, le iscrizioni sono diminuite di circa 350 unità rispetto all'anno precedente. "Ma questo non influirà sull'organico e difficilmente sul numero delle strutture". La crescente diversità presente nelle scuole dell’infanzia altoatesine rende le condizioni di lavoro per gli operatori più complesse e per questo motivo la Giunta ha confermato la pianta organica di 1.363 operatori. Con la decisione odierna la Giunta ha anche apportato tre modifiche al quadro complessivo delle scuole dell’infanzia di lingua tedesca: nel prossimo anno vi sarà una seconda scuola dell’infanzia Velturno. Ci sarà anche una nuova scuola dell’infanzia a Merano, in via Cavour. Infine, a Bolzano, viene chiusa la scuola dell’infanzia di viale Venezia.

Scuole dell’infanzia ladine: confermato l’organico, stabili le iscrizioni

Con 87 posti a tempo pieno, la Giunta provinciale ha confermato oggi anche l'organico delle scuole dell’infanzia ladine. Stabile anche il numero degli iscritti, pari a 624.  Sulla base delle iscrizioni, nell'asilo di La Valle verrà allestita una nuova sezione, mentre nelle scuole dell’infanzia di La Villa in Badia e di San Vigilio di Marebbe verrà chiusa una sezione ciascuna. Come sottolinea l'assessore provinciale Daniel Alfreider, “È importante mantenere le scuole dell’infanzia anche nei paesi più piccoli delle vallate ladine e garantire un'elevata qualità dell'istruzione, soprattutto a questo livello. Un modo per realizzare questo è assicurare il costante aggiornamento degli operatori del settore”.


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