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Formazione sociale: 260 nuovi diplomati alla Scuola "Hannah Arendt"

A completare la formazione professionale sono stati 260 operatori sociali, dell'inclusione sul lavoro, assistenti di cura e all'infanzia, operatori di asili e dell'integrazione.

Ieri, presso la Scuola provinciale per le Professioni sociali "Hannah Arendt", 260 nuovi assistenti sociali, specialisti dell'inclusione lavorativa, assistenti di cura e all'infanzia, educatori pedagogici di asili nido e Tagesmütter e operatori dell'integrazione hanno conseguito il diploma. 

Da più di 30 anni la Scuola provinciale per le Professioni sociali "Hannah Arendt" forma donne e uomini destinati alle professioni sociali e sanitarie. Quest'anno sono 260 i nuovi professionisti che hanno completato la loro formazione: tra loro assistenti infermieristici, sociali e all'infanzia, educatori di scuola materna, operatori dell'integrazione e, per la prima volta, specialisti dell'inclusione lavorativa. Durante la cerimonia di ieri (25 novembre), tenuta presso la sede della Scuola provinciale per le Professioni sociali "Hannah Arendt" di Bolzano e voluta, concepita e organizzata dalle classi di formazione per assistenti sociali, l'assessore provinciale all'Istruzione e Cultura tedesca Philipp Achammer, la consigliera di parità Michaela Morandini, il direttore provinciale della Formazione professionale tedesca Peter Prieth, la direttrice dei Servizi sociali della Comunità Comprensoriale Val Pusteria Sophie Biamino e la direttrice della Scuola "Hannah Arendt" Ulrike Egger hanno consegnato ai neoprofessionisti i diplomi di laurea.

Esperti nella cura delle relazioni

Nel suo discorso di benvenuto la direttrice Ulrike Egger ha fatto riferimento alla "grande varietà e molteplicità delle professioni nel settore sociale e dell'offerta formativa della scuola". Ci sono diplomati la cui formazione è durata da un semestre fino a un anno e mezzo, altri hanno frequentato la scuola per quattro anni. "Alcuni hanno frequentato la scuola a tempo pieno, altri a tempo parziale, altri ancora erano presenti in aula in occasione di particolari mattinate". Nonostante le differenze, la direttrice individua un punto in comune: l'interesse per la relazione con le persone. "Tutti sono proiettati verso l'altro. Percepiscono i bisogni e le necessità altrui con attenzione e sensibilità e reagiscono di conseguenza", ha dichiarato la direttrice. "E ora sono in grado di motivare professionalmente il motivo per cui agiscono in questo modo e non in un altro". I diplomati sono diventati esperti nella cura delle relazioni, ponendosi come accompagnatori delle persone che sono state loro affidate.

L'assessore provinciale Philipp Achammer si è complimentato con i diplomati. "Voi date un contributo fondamentale alla nostra società: un aiuto di cui ora più che mai abbiamo necessità, in un momento in cui le preoccupazioni economiche sembrano pesare più della solidarietà e dell'unità. Che si tratti di curare i bambini, di lavorare con persone con bisogni o talenti speciali o di accompagnare gli anziani, abbiamo bisogno di persone che abbiano sviluppato con coerenza una vocazione che esercitano con entusiasmo e passione".


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