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Incontro della rete Green Mobility: e-bike esentasse per i dipendenti

L'incontro di oggi della rete Green Mobility ha riguardato la gestione della mobilità nelle aziende. Secondo l'Agenzia delle entrate, le e-bike possono essere fornite esentasse ai dipendenti.

L'incontro della rete Green Mobility di oggi (1° dicembre) era incentrato sulla gestione della mobilità aziendale.
“Il nostro obiettivo comune è di rendere l'Alto Adige una regione modello per la mobilità a zero emissioni. Per raggiungere questo obiettivo, ognuno di noi deve dare un contributo concreto giorno per giorno”, ha affermato l'assessore provinciale alla mobilità, Daniel Alfreider. Ogni azienda dovrebbe chiedersi come gestire i propri flussi di traffico – compresi quelli dei propri dipendenti, fornitori e clienti – nel modo più sostenibile ed efficiente possibile.

Attuazione pratica in azienda

Per quanto riguarda l'implementazione pratica, la gestione della mobilità aziendale non offre soluzioni standard. “A seconda dell'azienda e della sede, sono ipotizzabili misure individuali diverse. In ogni caso, la base per una decisione è un'analisi fondata della posizione e/o un sondaggio tra i dipendenti. Le misure possibili possono includere investimenti nelle infrastrutture, come parcheggi per biciclette, stazioni di ricarica per veicoli elettrici nei locali dell'azienda, docce e spogliatoi o il potenziamento dell'offerta di home office”, ha spiegato Harald Reiterer, responsabile di Green Mobility.

È possibile fornire e-bike esentasse per i dipendenti

L'Agenzia delle Entrate ha sostanzialmente confermato che le aziende che mettono a disposizione dei propri dipendenti una e-bike per il tragitto casa-lavoro, ma anche per uso privato, erogano un servizio di welfare. “In questo modo, l'azienda promuove la salute dei propri dipendenti e richiama l'attenzione sul tema della mobilità sostenibile”, ha spiegato Hannes Kofler dello Studio Plattner di Bolzano, che ha richiesto un'interpretazione all'Agenzia delle Entrate per conto della STA. “In sostanza, ciò significa che questa prestazione è esente da imposte ed oneri sociali per i dipendenti. Il prerequisito, ovviamente, è che tutti i dipendenti abbiano uguale accesso al beneficio in natura e che non vi siano flussi di denaro diretti”. Per le aziende, i costi sono deducibili per il cinque per mille dei costi salariali o senza limiti se esiste un regolamento aziendale. Kofler richiama l'attenzione sul fatto che le aziende interessate dovrebbero prima presentare una richiesta individuale di chiarimenti all'Agenzia delle Entrate. “Tuttavia, si può presumere che casi simili saranno valutati allo stesso modo per ragioni di coerenza”.


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ASP/red/san/fg