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Dolomythos: nota della Soprintendenza provinciale ai beni culturali

La Soprintendenza ai beni culturali, in una nota, sottolinea che il recente sequestro di reperti paleontologici nel Museo Dolomythos di San Candido non è stato effettuato su propria iniziativa.

A seguito di quanto comunicato oggi dai mezzi di informazione, la Soprintendenza provinciale ai beni culturali intende rettificare in relazione a delle informazioni errate relative al recente sequestro di reperti paleontologici nel Museo Dolomythos di San Candido. La confisca non è stata effettuata su iniziativa della Soprintendenza. Il Nucleo dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Udine ha agito per conto della Procura Generale della Repubblica. Di conseguenza, nessuno della Soprintendenza era presente sul posto. A San Candido erano presenti esperti di paleontologia del Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige, chiamati dalle forze dell'ordine in qualità di esperti.

Tutto il materiale sequestrato è stato consegnato dalle forze dell’ordine alla Soprintendenza per la custodia giudiziale nel deposito reperti dell'Ufficio Beni archeologici a Frangarto. Nessun materiale è stato affidato al Museo di Scienze Naturali. Il deposito dell'Ufficio Beni archeologici a Frangarto soddisfa i requisiti climatici legali per una struttura di questo tipo.

Inoltre, la confisca non comporta la chiusura del museo. Tutti gli oggetti presenti nelle vetrine sono rimasti al museo in virtù di un ordine di custodia giudiziale. Il museo può continuare a svolgere la propria attività.

La soprintendente provinciale ai beni culturali, Karin Dalla Torre, afferma che "la chiusura del Museo Dolomythos non è mai stata e non è un obiettivo della Soprintendenza; nei procedimenti in corso negli ultimi anni abbiamo sempre chiesto e ottenuto che i reperti rimanessero nel museo e che le operazioni espositive continuassero. Nei giorni scorsi, gli uffici competenti dell'amministrazione provinciale hanno proposto al signor Michael Wachtler di avviare un dialogo per discutere del futuro del museo. Il signor Wachtler ha accettato questa offerta per iscritto".


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ASP/red/tl