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Parrocchia San Giovanni Bosco: nasce Terraferma

Un nuovo polo culturale e educativo nel cuore del quartiere Don Bosco, a Bolzano. Importante il contributo della Provincia, anche il vescovo Muser e il vicepresidente Galateo alla presentazione.

BOLZANO (USP). Terraferma è una nuova iniziativa culturale e educativa promossa dalla Parrocchia di San Giovanni Bosco con l’obiettivo di offrire ai giovani e a tutti i cittadini del quartiere Don Bosco un luogo sicuro, accogliente e stimolante. Il progetto nasce dalla spinta della Parrocchia di San Giovanni Bosco in collaborazione con il Centro SYN don Bosco

I lavori di ristrutturazione dell’ex teatro in piazza Don Bosco 21 daranno vita a oltre 1000 metri quadrati di nuovi spazi, prima inagibili. Gli ambienti saranno ripensati nella loro natura e funzionalità, per diventare un punto di riferimento nel quartiere: una grande piazza polifunzionale da 200 posti; un laboratorio tecnologico per promuovere l’educazione all’uso consapevole dei media e delle tecnologie digitali; una grande cucina per corsi e laboratori; una zona espositiva per mostre; un Game LAB per stimolare creatività e innovazione attraverso il gioco analogico e digitale.

Alla presentazione, il 10 maggio scorso, anche il vescovo Ivo Muser ha espresso il suo sostegno all'iniziativa: “In questo progetto vedo una grande opportunità per testimoniare che la nostra fede genera, concretamente, il bene comune. Nelle nostre Parrocchie, spesso nel silenzio e lontano dai riflettori, tante persone – grazie al loro incontro con Cristo – si impegnano ogni giorno per il bene della città. È fondamentale ricordare questo dato di realtà: la comunità cristiana è una presenza che serve e ama non per strategia o visibilità, ma per vocazione. Ed è proprio per questo che riesce a cambiare in meglio la vita di molti”, ha detto Muser.

“Sono molto soddisfatto che si sia arrivati alla realizzazione di questo nuovo polo culturale e educativo che è il risultato di un percorso di ascolto e co-progettazione con tante realtà del quartiere, tra scuole, cooperative, esercenti, associazioni sportive e artistiche, e cittadini", ha detto invece il vicepresidente della Provincia e assessore alla Cultura italiana, Marco Galateo. "Una progettazione partecipata per un quartiere che vuole costruire insieme. È questo il modo più concreto per rafforzare la nostra comunità. Quella che stiamo realizzando con questo nuovo polo culturale è una nuova visione di vita sociale-culturale ed educativa. Una progettualità che  garantirà un’opportunità di crescita, prevenzione e inclusione al quartiere e alla nostra comunità”, ha detto Galateo.

red

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