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Kompatscher: "Le Regioni sanno dove è necessario intervenire"
Il presidente della Provincia sostiene le critiche di Fedriga alla prevista centralizzazione della politica di coesione dell'UE: “La politica dell'UE non deve allontanarsi ulteriormente dai cittadini”
BOLZANO (USP). Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher sostiene le critiche espresse dal presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga nei confronti dei piani della Commissione europea per la distribuzione centralizzata dei fondi di coesione. "Come Regioni, stiamo lottando insieme contro l'accorpamento dei fondi. Non ha senso elaborare piani generali per gli Stati, ma occorre continuare a rispondere alle esigenze delle Regioni. La Basilicata, ad esempio, ha esigenze diverse dall'Alto Adige. Con gli attuali piani dell'UE, l'Europa si allontana ancora di più dai cittadini", sottolinea Kompatscher.
All'origine delle critiche c'è una proposta di Bruxelles di gestire in futuro i fondi strutturali e di coesione non più a livello regionale, ma a livello nazionale, analogamente al PNRR. La proposta sarà presentata il 16 luglio nel nuovo Quadro finanziario pluriennale per il periodo 2028-2035. Fedriga ha inviato una lettera di protesta a nome della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, al vicepresidente Raffaele Fitto e al commissario per il Bilancio Piotr Serafin. In essa mette in guardia contro una perdita di fondi per l'Italia e sottolinea che le Regioni italiane accolgono con favore una riforma, ma si dichiarano “unanimemente contrarie a qualsiasi forma di centralizzazione”. Secondo Fedriga, la politica di coesione deve rimanere una politica delle Regioni.
Il presidente Kompatscher aveva già preso chiaramente posizione contro tale sviluppo nel novembre 2024, in occasione di una riunione del Comitato europeo delle Regioni a Bruxelles (leggi il comunicato dell’USP). All'epoca aveva dichiarato: "Noi Regioni ci opponiamo. La politica di coesione è uno strumento importante dell'UE per colmare le disparità a livello locale. Le Regioni sanno meglio di chiunque altro dove è necessario intervenire. L'esperienza con il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha dimostrato che un'attuazione centralizzata è meno efficace. Chiediamo quindi che le Regioni continuino a svolgere un ruolo fondamentale nella politica di coesione dell'UE”. Kompatscher sottolinea che non si tratta solo dei classici fondi strutturali, ma del principio fondamentale della regionalizzazione: “Abbiamo bisogno di un'Europa delle Regioni, non di un'Europa dei Ministeri".
pio/mdg