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Inclusione, Galateo: "Impegno forte e costante della scuola italiana"
Il vicepresidente interviene in merito all’articolo apparso sulla stampa sulla condanna dell’Italia da parte del Consiglio d’Europa per l’eccessivo ricorso alla precarietà degli insegnanti di sostegno
BOLZANO (USP). "Nel sistema scolastico italiano dell’Alto Adige l’inclusione rappresenta da tempo un asse portante delle politiche educative e delle Indicazioni provinciali, che pongono al centro la personalizzazione dei percorsi, il successo formativo di tutti gli studenti e la corresponsabilità educativa tra scuola, famiglie e territorio". A sottolinerarlo il vicepresidente della Provincia e assessore all'Istruzione Marco Galateo, facendo riferimento all’articolo apparso sulla stampa nazionale relativo alla condanna dell’Italia da parte del Consiglio d’Europa per l’eccessivo ricorso alla precarietà degli insegnanti di sostegno e per le criticità nell’attuazione dell’istruzione inclusiva. "L’inclusione non è uno slogan, ma una scelta culturale e politica che orienta le nostre decisioni quotidiane", ha detto Galateo. "Nelle Indicazioni provinciali l’attenzione ai bisogni educativi speciali, alla disabilità e alle fragilità è un principio fondante. Investire sull’inclusione significa investire sulla qualità dell’intero sistema scolastico e sulla coesione sociale del nostro territorio", aggiunge Galateo.
In questo quadro si inserisce anche il lavoro congiunto di Provincia e Intendenza scolastica per garantire un adeguato numero di docenti di sostegno e figure professionali dedicate all’inclusione e per ridurre il ricorso alla precarietà attraverso procedure concorsuali e percorsi di formazione mirati. I posti per insegnanti di sostegno nella scuola italiana sono 345,39 unità equivalenti a tempo pieno (di cui 49 per insegnanti alla scuola dell’infanzia), mentre i posti per collaboratori all’integrazione sono 197,10. Nel 2025/26 inoltre, sono stati messi a concorso 2 posti per sostegno alla primaria e nel 2024/25 ne sono stati banditi 17 alla secondaria di primo grado e 13 alla secondaria di secondo grado.
"L’inclusione richiede competenza, innovazione e una grande energia professionale", evidenzia il sovrintendente scolastico per la scuola italiana, Vincenzo Gullotta. "Ogni giorno chiediamo ai nostri docenti di andare oltre la routine, di innovare le pratiche didattiche e di costruire contesti realmente inclusivi. È uno sforzo impegnativo, ma è anche uno degli elementi che qualificano maggiormente la nostra scuola: continueremo a lavorare con responsabilità e visione per rafforzare un modello di inclusione concreto, fondato su risorse, professionalità e scelte strutturali di lungo periodo", conclude Gullotta.
tl