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Parkinson: ottimizzare l’assistenza ai pazienti in Alto Adige

Incontro tra l’assessore alla Sanità ed alle Politiche sociali Richard Theiner e l’Associazione altoatesina per il Parkinson e malattie affini.

L'ass. Theiner con i rappresentanti dell'Associazione altoatesina Parkinson

"Un progetto realistioa con suggerimenti concreti“: questo, secondo l’assessore alla Sanità e Politiche sociali Richard Theiner, quanto emerso dall’incontro di oggi con i rappresentanti dell’Associazione altoatesina per il Parkinson e malattie affini. Nel corso del colloquio, infatti, sono state discusse le proposte per migliorare ulteriormente l’assistenza e la cura dei malati di Parkinson in Alto Adige, elaborate su incarico dell’Associazione dall’EURAC-Istituto per il Management pubblico ed Istituto di Medicina Genetica.

Non si tratta di uno studio in senso tradizionale, ma del risultato strutturato di una collaborazione continua tra malati, parenti e personale medico. L’indagine, avviata alla fine del 2003, è basata su dati obiettivi e su esperienze personali delle persone colpite dalla malattia.

L’Associazione altoatesina per il Parkinson si propone quale partner competente per i servizi pubblici, sempre con l’obiettivo di mettere al centro dell’assistenza i bisogni dei pazienti: ed una metodologia assistenziale di questo tipo è possibile sono alla presenza di un team integrato di medici, personale infermieristico ed ambiente sociale. Da qui l’importanza del ruolo di medici di famiglia e specialisti, farmacisti, infermieri, terapisti e psichiatri, al fianco di famigliari, gruppi di auto-aiuto e di un’opinione pubblica informata sulla malattia.

Nel pacchetto di misure presentato oggi c’è anche l’ipotesi di un Centro per il Parkinson da realizzare a Bolzano, competente nella diagnosi, terapia, riabilitazione, ricerca e formazione,nonché di un Centro per la riabilitazione da insediare presso uno degli ospedali principali altoatesini. In tutti i principali nosocomi, invece, sarebbero da istituire delle “udienze per il Parkinson”, momenti di colloquio con esperti riservati a pazienti e famigliari, completati da un’assistenza stabile competente sulla malattia.

L’assessore Theiner ed il direttore dell’Ufficio Ospedali Albert Tschager hanno molto apprezzato i suggerimenti dell’associazione: ora se ne valuterà la messa in pratica, coordinandoli con il Piano sanitario provinciale.

MC

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