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Vertici di pubblico e privato lanciano l'operazione fondi UE 2007-2013

Recuperare sul piano dell'innovazione, avviare iniziative in partnership pubblico-privato, pensare non più a piccole azioni ma a progetti su scala provinciale: sono le linee guida che ispireranno la Provincia di Bolzano nella nuova programmazione dei fondi UE 2007-2013, avviata formalmente oggi (mercoledì 1) a Palazzo Widmann nel vertice con il presidente Luis Durnwalder, gli assessori e i funzionari provinciali, i rappresentanti del Ministero, dei Comuni e dei settori economici e del lavoro.

Parte l'operazione fondi strutturali 2007-2013: il presidente Durnwalder con assessori e funzionari provinciali al vertice di Palazzo Widmann (Foto USP/Pertl)
Come contributo alla strategia nazionale per gli interventi cofinanziati dai fondi strutturali UE nel periodo 2007-2013, la Provincia di Bolzano ha elaborato una proposta che ha voluto discutere con i partner del settore pubblico e privato dell'Alto Adige. Al vertice convocato oggi (mercoledì 1) a Palazzo Widmann dal presidente Durnwalder, presenti anche gli assessori Berger, Mussner, Laimer e Cigolla, hanno risposto tutti i rappresentanti degli enti pubblici e delle parti sociali. "Un segnale importante - ha sottolineato Durnwalder - perchè nel nuovo periodo di programmazione dei fondi UE c'è bisogno di una partecipazione allargata in grado di garantire progetti su scala provinciale, in attuazione di precise strategie e non più limitati ad una specifica area."

Nella sua dettagliata disamina della situazione di partenza Durnwalder ha illustrato l'impostazione del prossimo periodo dei fondi strutturali che riguarda direttamente l'Alto Adige: il Programma di sviluppo rurale, dove è prevista una riduzione del 15-20% dei finanziamenti; il Programma Competitività e occupazione, l'ex Obiettivo 2, finanziato da FSE e FESR per lo sviluppo regionale e che dovrebbe vedere confermati gli attuali 40 milioni €; il Programma Cooperazione territoriale europea, l'obiettivo 3, che interessa l'Alto Adige per l'attività di collaborazione transfrontaliera e che potrebbe registrare un aumento dei fondi. 

"Abbiamo un anno di tempo per elaborare assieme nuovi programmi - ha detto Durnwalder - avendo come punto di partenza il nuovo Lerop e secondo precise priorità: bisogna recuperare sui temi di ricerca, sviluppo e innovazione, un terreno ancora poco sperimentato dai fondi UE, ed è essenziale la collaborazione con le parti sociali per l'attuazione dei programmi, il controllo periodico di quanto fatto e un'analisi costi-benefici." Le premesse ci sono e garantiscono una situazione di partenza privilegiata, ha continuato Durnwalder, "considerando che abbiamo un bilancio sano con cui poter investire, un'autonomia con spazi di manovra e una collocazione geografica di confine che favorisce i rapporti transfrontalieri."

In base alla politica di coesione UE per la programmazione fino al 2013 e agli obiettivi della stategia di Lisbona, la Provincia è intenzionata a muoversi, all'interno degli Obiettivi legati a competitività, occupazione e cooperazione, soprattutto con progetti volti ad assicurare innovazione ed economia della conoscenza, "il punto qualificante - ha ricordato Durnwalder - con la possibilità di avviare public private partnership per fare ricerca e innovazione nei settori economici, dell'energia, della sperimentazione agraria, degli impianti di risalita o delle risorse idriche"; la Provincia punterà anche sull'accessibilità ai servizi di interesse economico generale (in prima linea le infrastrutture di telecomunicazione su tutto il territorio, Internet e la rete del trasporto pubblico), e a garantire l'ambiente e la prevenzione dei rischi (con mappatura delle zone di pericolo, progetto CasaClima, interventi sul paesaggio).

Questo approccio, in definitiva, sperimenterà nel periodo 2007-2013 nuovi modi di intervento e di gestione dei fondi strutturali, che rafforzano il legame tra gli interventi a sostegno del sistema produttivo e quelli di crescita qualitativa delle risorse umane. Nelle loro osservazioni, gli intervenuti hanno tra l'altro sottolineato l'esigenza di una particolare attenzione - nella programmazione dei fondi UE - alla nuova situazione dell'apprendistato in Alto Adige, alle nuove povertà, ad un'innovazione che sia calata nella pratica e trasversale ai vari settori. Tutti hanno infine concordato sulla necessità per le imprese di coordinamento tra gli interventi del FSE (formazione) e del FESR (competitività) e di garantire un sistema coordinato anche nel controllo e nella rendicontazione. E ora il lavoro di programmazione può iniziare.

pf

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