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Laimer: “Per ridurre gli scarti organici non è necessario il tritarifiuti”

A margine della discussione sul nuovo inceneritore di Bolzano, è stata sollevata l’opportunità di utilizzare il tritarifiuti per ridurre la quantità di scarti organici. “Questo, però”, spiega l’assessore provinciale all’Ambiente, “è vietato dalla legislazione provinciale, in quanto l’uso di tali strumenti provoca danni agli impianti di depurazione. L’esperienza di alcuni Comuni altoatesini e di altre province dimostra comunque che differenziare l’organico è possibile”.

La possibilità di utilizzo dei dissipatori alimentari (trituratori che permettono di inviare i rifiuti in fognatura) è consentita dalla legge statale sulla tutela delle acque. A condizione però, come si legge, "che venga effettuata una verifica tecnica degli impianti e delle reti da parte dell'ente gestore". La stessa legge statale non consente quindi un uso indiscriminato dei dissipatori. 

Per quanto riguarda la provincia di Bolzano, però, “l’uso di questi dissipatori è vietato”. Lo comunica l’assessore all’Ambiente Michl Laimer a fronte della richiesta emersa in questi giorni, nell’ambito della discussione sul nuovo inceneritore di Bolzano, di diffondere l’uso di questi tritarifiuti per risolvere il problema della raccolta dell’organico. La Ripartizione Ambiente ha affrontato il problema già a partire dal 1998, valutandone gli effetti negativi. I dissipatori alimentari, infatti, oltre a danneggiare gli impianti di depurazione, producono una maggiore quantità di fanghi: “Come rifiuti non recuperabili”, spiega il responsabile dell’Ufficio Gestione Rifiuti Giulio Angelucci, “essi vanno poi destinati all'incenerimento”.

Ecco perché la Provincia ha vietato l'uso di questi trituratori, puntando ad una politica ambientale che riduce la quantità di rifiuti da smaltire. È da sottolineare, che al divieto di utilizzo è anche associata una multa. Le considerazioni fatte dagli esperti della Provincia sono le stesse che hanno applicazione anche in Germania, dove pure l'uso dei dissipatori è proibito. 

“Per risolvere il problema dell’organico”, conclude l’ass. Laimer, “è molto più importante che Comnuni e cittadini puntino sulla raccolta differenziata, come già viene fatto a Bressanone, Brunico, Silandro, ed in altri centri altoatesini. L’esperienza di questi Comuni, ma anche quella di Trento ed Innsbruck, centri maggiori dove viene praticata la raccolta differenziata dell’organico, dimostra che questa è la via da percorrere”. In questi paesi e città, infatti, la raccolta dell'organico è ormai una pratica consolidata, ed il materiale ottenuto viene riutilizzato al meglio. 

MC

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