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Firmato l'accordo per la tutela del lavoro in conseguenza della crisi aviaria

Gli assessori provinciali Luisa Gnecchi e Hans Berger hanno ritenuto opportuno proporre a scopo precauzionale un accordo-paracadute per garantire alle aziende agricole e ai lavoratori maggiore tranquillità nei casi di eventuali crisi economica legata all’influenza aviaria. La situazione comunque, si ribadsice, è sotto controllo da tutti i punti di vista.

La firma dell'accordo con l'assessora Gnecchi
Le parti sociali - rappresentate da Bauernbund/Unione agricoltori e coltivatori diretti, dalla Federazione provinciale coltivatori diretti Bolzano, da ASGB, CGIL/AGB (FLAI/G.L.L.), CISL/SGB (FAI), UIL/SGK (UILA) - hanno firmato oggi (giovedì 4) a Bolzano, alla presenza dell'assessora al Lavoro Luisa Gnecchi, l'atto di adesione all'accordo sulla gestione delle conseguenze sociali della crisi aviaria. 

L'accordo, spiegano gli assessori Berger e Gnecchi, tutelerà i lavoratori di alcune aziende agricole che in territorio provinciale sono dedite all'allevamento di polli e altri volatili da cortile o alla produzione di uova biologiche: prevede che in caso di contrazione delle vendite, a seguito del problema dell'aviaria, potranno fruire della cassa integrazione guadagni anche i dipendenti di piccole imprese normalmente esclusi da questi ammortizzatori sociali. La relativa intesa fra le parti sociali è stata siglata per la prima volta nel novembre scorso in Veneto ed è stata allargata a scopo precauzionale - su iniziativa degli assessori provinciali all'Agricoltura Hans Berger e del Lavoro Luisa Gnecchi - anche al territorio dell'Alto Adige, finora sostanzialmente indenne dal virus dell'influenza aviaria.

"L'atto di adesione dei datori di lavoro e delle organizzazioni sindacali locali alle modalità di gestire un possibile ritorno della crisi di mercato tramite gli ammortizzatori sociali - sottolinea l'assessora Gnecchi - è significativo perché consente il mantenimento di posti di lavoro altrimenti votati alla soppressione." Ovviamente tutti i datori di lavoro e lavoratori interessati sperano che la fiducia dei consumatori locali nei prodotti delle loro aziende rimanga immutata e di non avere bisogno degli interventi della cassa integrazione guadagni.

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