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Minori allontanati dalla famiglia: vertice tra Provincia e Magistratura

Le situazioni conflittuali che si creano quando il minore è allontanato dalla famiglia, l'idoneità di nonni affidatari, gli interventi e la collaborazione tra Provincia e Magistratura minorile: su questi temi si è incentrato l'ultimo vertice tra Ufficio provinciale Famiglia, donna e gioventù, Servizi sociali e Tribunale di Bolzano.

L’Ufficio provinciale Famiglia, donna e gioventù nella Ripartizione Politiche sociali ha promosso la nuova riunione di confronto tra i collaboratori dei servizi sociali delegati e i rappresentanti della Magistratura minorile, nell'ambito dell'azione di coordinamento che vede impegnati congiuntamente Magistratura e Servizi sociali territoriali. Nell'incontro sono stati approfonditi alcuni aspetti giuridici e di natura sociale legati al minore allontanato dalla famiglia, una misura che anche in Alto Adige genera spesso situazioni di conflitto.
All’incontro sono intervenuti – oltre ai rappresentanti dell’Ufficio provinciale - la presidente del Tribunale per i minorenni Margit Fliri, Antonella Fava, sostituto procuratore, e Brunhilde Platzer, magistrato del Tribunale.

La seduta ha offerto, come già in passato, l’occasione per i responsabili dei servizi sociali di approfondire specifiche questioni giuridiche e di collaborazione tra Tribunale e ente pubblico: in particolare è stata affrontata la conflittualità esistente nei rapporti tra la famiglia di provenienza e il minore allontanato dalla stessa famiglia su provvedimento del Tribunale, problema che richiede una specifica azione di mediazione dei servizi sociali e interventi mirati per risolvere o attenuare le criticità connesse nel rapporto genitori-figli.

Si è discusso poi, alla luce della nuova legge che limita a un massimo di 24 mesi l’affido lontano dalla famiglia, dell'esigenza di prolungare questo periodo, considerato che spesso i problemi delle famiglie di origine non si risolvono nei due anni. Tra gli aspetti analizzati dagli esperti, anche la necessità di garantire incontri con genitori e la possibilità del rientro del figlio dopo il periodo dei 2 anni di affidamento fuori dalla famiglia. Infine l'incontro si è focalizzato sul ruolo che assumono i nonni quando svolgono le funzioni di affidatario e in particolare sui criteri con i quali viene stabilita la loro idoneità prima di un eventuale affidamento.

pf

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