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Anemia infettiva dei cavalli: lo Stato ordina test del sangue

17 foclolai dell'anemia infettiva equina sono stati rilevati sul territorio nazionale. "Per evitare una diffusione della malattia altamente contagiosa, lo Stato ha ordinato i testi del sangue su ogni cavallo, asino e mulo", avverte l'assessore provinciale Hans Berger.

604 cavalli sono stati finora colpiti dall'anemia infettiva, che si trasmette attraverso un virus favorito da agenti vettori come le mosche cavalline e le zecche. "Fortunatamente la malattia non è pericolosa per l'uomo, ma negli animali provoca febbre alta e può condurre alla morte", precisa l'assessore Berger. Per contenere il propagarsi della malattia in Italia, il Ministero della Salute ha ordinato per decreto l'attuazione di un piano straordinario di controllo: su tutto il territorio nazionale tutti gli equidi (cavalli, asini, zebre) con almeno 3 mesi di vita vadano sottoposti a un test del sangue nel giro di un anno. Il prelievo del sangue va però fatto obbligatoriamente entro quattro mesi per tutti gli equidi impiegati in attività sportiva, aste, manifestazioni culturali o che gravitano negli ippodromi.

I test anti-infezione vengono condotti dai veterinari dell'Azienda sanitaria provinciale (vanno concordate le date dei prelievi) e secondo il decreto ministeriale sono a carico del proprietario o del responsabile dell'animale. I costi complessivi per visita e prelievo all'Istituto zooprofilattico si aggirano sui 17,30 €. L'esito favorevole e la data del test vanno registrati dal veterinario nei documenti del cavallo. Per chi non si attiene all'obbligo dei test sull'animale è prevista l'applicazione di sanzioni elevate.


pf

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