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Alloggi per militari e permuta di aree: da domani via alle stime

Con i primi sopralluoghi hanno inizio domani (16 ottobre) le stime dei terreni militari sui quali, nel quadro dell'operazione di permuta siglata con lo Stato, la Provincia costruirà alloggi per le famiglie dei soldati professionisti di stanza in Alto Adige: "Si inizia con le aree delle caserme di Appiano, Varna e Bressanone", spiega il presidente della Provincia Luis Durnwalder.

Entra nella fase concreta l'operazione della Provincia di costruzione di alloggi di servizio all'interno di aree militari e della conseguente permuta di beni non utilizzati dallo Stato, siglata in estate dal presidente Durnwalder con il ministro della Difesa Arturo Parisi. Il presidente Durnwalder ha incontrato oggi (16 ottobre) a Palazzo Widmann l'ex comandante degli alpini, generale Ivan Felice Resce, attualmente a Roma quale responsabile della direzione generale dei lavori e del demanio al Ministero della Difesa: "Abbiamo delineato i prossimi passi concreti - spiega Durnwalder - dell'intesa che vede la Provincia impegnata, per andare incontro alle esigenze di edilizia abitativa dei soldati, a costruire appartamenti all'interno delle caserme, sfruttando l'attuale cubatura, a risanare alcune strutture come i dormitori e ad adeguare le infrastrutture necessarie. In cambio la Provincia ottiene aree già dismesse o che l'Esercito non intende utilizzare e che non rientrano nell'accordo statutario con lo Stato."

Da domani partono i sopralluoghi dei tecnici per le necessarie stime degli immobili in questione e per quantificare l'impegno della Provincia: riguardano, in questa prima fase, 6 ettari della caserma Mercanti di Appiano, 5,7 ettari della Verdone di Varna e 2 ettari della caserma Schenoni di Bressanone. "Questa prima fase, secondo programma, dovrebbe chiudersi nel giro di due anni con la costruzione di 40 alloggi per militari", chiarisce Durnwalder.

Il Presidente ha inoltre chiesto a Resce di valutare la possibilità di trasferimento da Bolzano di alcuni elicotteri militari, contribuendo in tal modo a ridurre l'inquinamento acustico a Bolzano sud. "Il generale mi ha assicurato che intende affrontare la questione senza preclusioni", conclude Durnwalder.

pf

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