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Durnwalder consegna a Andreotti l'onorificenza della Provincia - CON FOTO

"È il momento di dire grazie a quanti hanno lavorato per la pace e lo sviluppo dell'Alto Adige. E il senatore Andreotti fa parte della storia della nostra autonomia": con queste parole il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha salutato oggi (18 febbraio) a Roma il senatore Giulio Andreotti, nel corso della semplice cerimonia di consegna del Grande ordine al merito della Provincia. "Sono molto onorato del riconoscimento, si è visto che quella imboccata anni fa era la strada giusta per le popolazioni di Bolzano", ha detto l'ex Presidente del Consiglio e ministro del Governo italiano.

Durnwalder ha consegnato al senatore Andreotti l'onorificenza della Provincia

A Palazzo Giustiniani il presidente Durnwalder ha consegnato stamattina a Giulio Andreotti il Grande ordine al merito, l’onorificenza in oro con l’aquila tirolese, e ha ribadito direttamente all'interessato quanto aveva già espresso nella cerimonia di Castel Tirolo, ovvero "la riconoscenza e l'apprezzamento per il suo lungo impegno nel Governo e nelle sedi internazionali a favore dell'Alto Adige: il secondo Statuto di autonomia e numerose norme di attuazione portano la sua firma. Grazie al buonsenso delle parti siamo arrivati a sviluppare un modello di convivenza."

Durnwalder ha definito Giulio Andreotti “un politico lungimirante, una delle personalità politiche che hanno accompagnato l’Alto Adige verso un futuro pacificato e uno sviluppo dell'autonomia a vantaggio di tutti” e ha ricordato l’azione politica di Andreotti, “sempre caratterizzata sempre da grande rispetto delle minoranze. Il senatore fa parte della storia della nostra autonomia.”

Andreotti, oggi, novant’anni compiuti a gennaio, sette volte presidente del Consiglio, per ragioni di salute non aveva potuto essere presente alla cerimonia dello scorso 5 settembre. "Questo riconoscimento mi onora e mi fa molto piacere - ha detto Andreotti a Durnwalder ricevendo l'onorificenza - oggi si vede che la strada imboccata allora era quella giusta. Ci sono stati passaggi non facili, ma in spirito di comprensione si è giunti al traguardo." Nel cordialissimo incontro il senatore ha ripercorso gli anni di costruzione dell'autonomia, dai rapporti con Silvius Magnago a quelli con Luis Durnwalder, e ha ricordato il filo rosso del suo impegno: "Riuscire a capire che le zone di confine sono diverse dal resto del Paese: questo è secondo me l'importante per raggiungere risultati positivi. Dobbiamo guardare sempre al futuro e ricordare che nella nuova Europa le diversità sono una ricchezza."

 

 

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