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Sondaggio tra i candidati sindaco sulle pari opportunità: i risultati

Da un lato un’azione politica per migliorare la conciliabilità tra famiglia e lavoro ma con poche misure concrete per aumentare le pari opportunità per le donne; dall'altro un rafforzamento del lavoro di sensibilizzazione sul tema e una raccolta di dati per far seguire misure specifiche: sono i dati in chiaroscuro emersi dal sondaggio tra i candidati sindaco dei 12 principali comuni altoatesini effettuato dal Comitato provinciale pari opportunità con il Servizio donna nell'Assessorato provinciale al lavoro.

Che importanza ha la politica di genere per candidate e candidati al ruolo di sindaco in Alto Adige e quali misure adotteranno nei prossimi 5 anni per migliorare la politica sulle pari opportunità? La Commissione provinciale per le pari opportunità e il Servizio donna della Provincia hanno svolto un’indagine nei 12 maggiori Comuni, suddivisa per singoli comprensori, chiedendo ai candidati sindaco di rispondere ad alcune domande specifiche sul tema.

I primi risultati, commentano i promotori, mostrano come in Alto Adige le differenze tra uomo e donna siano in prima linea viste esplicitamente come “naturali” e che anche nei prossimi anni ci si possa aspettare un’azione politica a favore della famiglia, improntata sul miglioramento della conciliabilità tra famiglia e lavoro, che prevede però scarse misure concrete per aumentare di fatto le pari opportunità. Il sostegno dell’occupazione femminile e un’equa divisione dei compiti genitoriali e di cura raccolgono invece minore consenso.

Lo studio dimostra però anche esiti positivi: le proposte più condivise dai candidati riguardano un rafforzamento del lavoro di sensibilizzazione sul tema e una raccolta di dati in tema di pari opportunità, allo scopo di far seguire misure specifiche. Secondo la presidente della Commissione Ulrike Oberhammer, "che il 30% degli intervistati si siano espressi a favore dell’introduzione di quote a livello comunale mostra che la strada introdotta con la nuova legge sulla parificazione è quella giusta e lascia ben sperare in una maggiore presenza femminile non solo nei nuovi Consigli comunali ma anche nelle Giunte, con una presenza più equilibrata tra i generi."

La Commissione provinciale pari opportunità vigilerà in modo accurato soprattutto sui futuri sindaci per verificare se si attiveranno concretamente negli obiettivi programmatici e se si impegneranno per un’effettiva parità tra donna e uomo, senza fermarsi alle parole spese in tempo di campagna elettorale.

pf

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