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Differenze retributive da eliminare: Bizzo e Tommasini sul nuovo studio

Fornire dati, indicazioni e strumenti ai soggetti interessati sul territorio e incidere sugli aspetti culturali che contribuiscono a determinare le discriminazioni di genere: questo l'obiettivo del manuale divulgativo “Differenziali retributivi di genere", presentato oggi (22 settembre) a Bolzano. Gli assessori provinciali Roberto Bizzo e Christian Tommasini hanno ribadito l'impegno a promuovere azioni volte a superare le disparità di genere e a migliorare la condizione lavorativa delle donne.

L'assessore Roberto Bizzo con le relatrici alla presentazione dello studio (Foto USP/Pertl)

Il progetto “DI.RE. - DIfferenze REtributive, DIfferenze da eliminaRE” è stato realizzato dalla Formazione professionale in lingua italiana in partnership con il Centro di studi interdisciplinari di genere dell'Università di Trento, l’AFI/IPL Istituto per la promozione dei lavoratori e l’associazione Rete donne-lavoro, ed è stato cofinanziato dall'UE - Fondo sociale europeo, dal Ministero del lavoro e dalla Provincia.

Paola Villa, docente di Economia all’Università di Trento, ha presentato nella Casa Kolping di Bolzano il manuale divulgativo "Differenziali retributivi di genere: come misurare e come leggere il differenziale salariale tra uomini e donne", un utile strumento informativo per l’approfondimento della complessa tematica della differenza retributiva tra uomini e donne a parità di lavoro svolto. Il tema è stato poi analizzato nelle sue diverse sfaccettature da Barbara Poggio, sociologa e coordinatrice del Centro di studi interdisciplinari di genere dell’Università di Trento, e da Silvia Vogliotti, ricercatrice dell’AFI/IPL Istituto per la promozione dei lavoratori, che hanno presentato il rapporto conclusivo della ricerca qualitativa "Oltre il gender pay gap: una ricerca sulla (s)valutazione del lavoro femminile in Alto Adige", che fornirà i dati indispensabili per comprendere le dinamiche che concorrono a determinare il gender pay gap anche a livello locale.

"Il progetto ha affrontato il problema dei differenziali retributivi tra uomini e donne nel mercato del lavoro - spiega l'assessore provinciale alla formazione professionale italiana Christian Tommasini - con l'analisi delle cause che determinano le differenze retributive di genere. Obiettivo è fornire dati, indicazioni e strumenti ai soggetti territoriali interessati e incidere sugli aspetti culturali che contribuiscono a determinare le discriminazioni di genere, indirette e dirette." L'assessore provinciale al lavoro e alle pari opportunità Roberto Bizzo ricorda che la parità tra uomini e donne "è un diritto fondamentale e uno dei principi comuni dell’Unione Europea: è impegno della Provincia, anche attraverso l'Assessorato alle pari opportunità, promuovere a vari livelli azioni volte a superare le disparità di genere e migliorare la condizione lavorativa delle donne."

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