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Lavoro nero, lotta alla ditte che non lo combattono

Una riunione per verificare queli strategie siano più efficaci per combattere il lavoro nero e il sommerso in Alto Adige si è svolta presso l´Agenzia delle Entrate di Bolzano, presenti responsabili dell´assessorato provinciale al Lavoro, autorità civili e militari. Obiettivo: redigere un piano di azione comune mirato a individuare imprese fuorilegge dopo la sanatoria prevista per il 30 novembre.

Nelle settimane scorse la Commissione contro il lavoro nero e il sommerso, facente capo alla competente Ripartizione provinciale, aveva avviato il coordinamento e una maggior collaborazione degli uffici interessati. Prima conseguenza della mobilitazione è stato l´incontro di oggi, presso l´Agenzia bolzanina delle Entrate, di un rappresentante dell´Assessorato provinciale al Lavoro (il direttore dell´Ispettorato del lavoro, Sieghart Flader), con Ciro De Sio, direttore dell´Agenzia, il colonnello Melchiorre Porretti, comandante provinciale della Guardia di finanza, il direttore dell'Inps, Gaetano Guerriero, e vari rappresentanti delle agenzie operanti nel sociale.

L´incontro ha prodotto un accordo operativo contro lavoro nero e sommerso che, entro la scadenza del 30 novembre - in cui è prevista una sanatoria delle posizioni lavorative e fiscali irregolari - vuole arrivare all´individuazione delle ditte e imprese che non abbiano posto rimedio alla piaga del lavoro nero e del sommerso. Dunque maggiori controlli per proprietari di grossi beni da investimento (es. camion) e grossi clienti di aziende attive nel settore-elettronica che presentino dichiarazioni dei redditi poco chiare; in seguito saranno effettuati controlli anche in altri settori.

Sanzioni "draconiane" per i trasgressori; oltre alle normali sanzioni amministrative, ulteriori pene toccheranno il 200-400% dei costi lavorativi complessivi; previste anche gravi sanzioni penali. Nell'incontro di oggi è stato confermato che verrà istituito anche un ufficio per l´informazione nei settori in esame e per raccolgiere eventuali segnalazioni. Chi desiderasse aggiornamenti in materia può rivolgersi già ora all´Agenzia delle Entrate, all´Ispettorato provinciale del Lavoro, all'Inps e all´Inail.

EM

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