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Dalla Giunta: soluzioni ad hoc per i comuni a rischio spopolamento

Sono 23 i comuni a rischio spopolamento in Provincia di Bolzano. La commissione nominata dalla Giunta provinciale ha presentato oggi (21 marzo) all'esecutivo di Palazzo Widmann una prima bozza della situazione e dei possibili provvedimenti che dovranno essere valutati caso per caso. "Vogliamo intervenire subito prima che sia troppo tardi", ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder.

"La situazione dei comuni altoatesini a rischio spopolamento non è drammatica - ha spiegato Durnwalder - ma proprio per evitare problemi di qualsiasi tipo vogliamo intervenire il prima possibile proponendo soluzioni veloci e realizzabili in tempi contenuti". I comuni considerati a rischio spopolamento sono 23, e se ne sta occupando un apposito gruppo di lavoro nominato dalla Giunta provinciale e guidato da Helmuth Pinggera e Christoph Gufler. "I motivi di questa riduzione nel numero dei residenti sono diversi - ha precisato Luis Durnwalder - e possono riguardare non solo la mancanza di posti di lavoro adeguati o la non sufficiente qualità di vita. Ci sono alcuni paesi, come ad esempio Corvara, che vedono calare i propri abitanti per l'elevato costo delle abitazioni, e non certo perchè l'economia della zona è in crisi".

La Giunta provinciale, nel corso della riunione odierna, ha discusso a lungo dei principi che dovranno ispirare gli interventi che verranno messi in campo per fronteggiare il problema, e sono stati individuati i primi assi portanti: un consolidamento dello sviluppo economico nelle zone periferiche tramite investimenti in innovazione e competitività, un miglioramento nel coordinamento, nella cooperazione e nella sinergia fra politiche settoriali (energia, sanità, scuola, ecc.) ed enti locali, e l'implementazione di un sistema di sviluppo locale basato sulla conoscenza.

"Vogliamo garantire al nostro territorio uno sviluppo che sia il più equilibrato possibile tra grandi centri e periferia - ha aggiunto Durnwalder - e per questo contiamo di inserire già nella prima bozza del Lerop, che verrà discussa a giugno, delle misure ad hoc per ognuno dei singoli comuni. Le prepareranno i membri dell'apposito gruppo di lavoro d'intesa con le amministrazioni municipali. Sarà fondamentale intervenire soprattutto dal punto di vista delle infrastrutture, e penso in maniera particolare alla banda larga. Nell'analizzare e valutare le diverse situazioni verranno tenuti in considerazione non soltanto i singoli comuni, ma l'intero bacino di residenza".

mb

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