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Metà legislatura, Widmann/4: nuovi principi per il sostegno all'economia

Rendere l'Alto Adige più attrattivo, mantenere sul territorio imprese e "cervelli". L'assessore Thomas Widmann, durante il colloquio di metà legislatura, ha posto l'accento sui nuovi principi che guideranno l'attività della Giunta provinciale nel campo dell'economia. "Puntiamo su formazione, export e innovazione - ha spiegato Widmann - gli aiuti alle imprese non saranno più distribuiti a pioggia, ma valutando anche fattori come l'etica e la sostenibilità".

L'assessore Thomas Widmann si immagina un modello di sviluppo per un Alto Adige del futuro che sappia coniugare al meglio benessere e alto tenore di vita. "Uno dei concetti più importanti - ha spiegato Widmann - resta la qualità dei prodotti: dobbiamo essere in grado di attrarre aziende che sviluppino attività legate al territorio, penso ad esempio ai settori della green energy o delle tecnologie alpine. E' sempre più fondamentale, inoltre, puntare sulla formazione, che deve proseguire durante tutto l'arco della vita lavorativa, sulla ricerca e sull'internazionalizzazione. Saranno queste, dunque, le direttrici lungo le quali ci muoveremo per quanto riguarda il sostegno al mondo economico".

Abbandonato il sistema dei contributi a pioggia, non più al passo con i tempi, troverà sempre più spazio una logica capace di legare il sostegno pubblico ad altri fattori, tra cui non mancheranno l'etica e la sostenibilità per "premiare" le aziende più virtuose. Di queste faranno parte anche quelle imprese in grado di offrire posti di lavoro di qualità. "Dobbiamo incentivare la formazione all'esterno e all'interno delle aziende - ha ricordato Widmann - sostenendo una maggiore sintonizzazione tra economia e scuole: uno dei nostri obiettivi deve essere quello di di riportare in Alto Adige i "cervelli" che negli scorsi anni si sono trasferiti nel resto d'Italia o all'estero".

Per mantenere l'Alto Adige un territorio in grado di attirare l'insediamento di nuove aziende viene inoltre data grande importanza al lavoro di strutture "satellite" della Provincia come BLS, EOS e Alto Adige Marketing. "Ci vuole un maggiore coordinamento fra l'attività di queste organizzazioni - ha spiegato Widmann - che dovranno remare sempre più nella stessa direzione e operare sotto l'ombrello unico del marchio Alto Adige. Un primo esempio positivo, da questo punto di vista, è stato fatto con il Festival del gusto, che ha riscontrato un grande successo".

Un settore considerato trainante, per quanto riguarda l'immagine della nostra Provincia, è poi quello televisivo e cinematografico. "Proseguiremo lungo la strada intrapresa per il sostegno alle produzioni cinematografiche - ha sottolineato l'assessore provinciale Thomas Widmann - sino ad ora sono stati presentati 46 progetti, e la fiction con Terence Hill andata in onda su Rai Uno, indipendentemente dal valore culturale e pubblicitario, ha prodotto un effetto di ritorno del 150% per le nostre aziende".

Che l'Alto Adige, infine, non possa considerarsi un'isola felice in grado di restare immune dalle evoluzione degli scenari nazionali e internazionali, ne è convinto lo stesso assessore Thomas Widmann. "La situazione dell'Italia ci preoccupa - ha ammesso - il debito pubblico, la mancanza di quelle riforme strutturali necessarie per un paese guida a livello europeo e l'eccessiva burocrazia rischiano di rappresentare un freno per lo sviluppo dell'Alto Adige. Ecco perchè siamo convinti che la Provincia di Bolzano abbia bisogno di ampliare ulteriormente la propria autonomia finanziaria e le proprie competenze".

mb

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