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Durnwalder al vescovo Muser: "Piena collaborazione ed obiettivi comuni"

Il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, ha preso parte oggi (domenica 9 ottobre) alla cerimonia di consacrazione del nuovo vescovo della Diocesi di Bolzano - Bressanone, monsignor Ivo Muser. Di seguito riportiamo il testo integrale del messaggio del presidente Durnwalder.

"Il Santo Padre ha accettato le dimissioni del vescovo Karl Golser e ha posto la guida della diocesi nelle mani di Ivo Muser. Tutta la comunità altoatesina accoglie con gioia il nuovo vescovo, sicura che – come il suo predecessore – cercherà con tutte le sue forze di essere un buon vescovo per la gente della nostra terra.

Siamo certi che i fedeli, le associazioni, le istituzioni, la società non gli faranno mancare né la collaborazione nella costruzione di comunità vive, né il sostegno agli interventi sulle questioni ritenute centrali dalla Chiesa, come l’affievolirsi della fede e l’insicurezza sulle questioni morali.

È ancora presto per chiedere al nuovo vescovo un programma per la Diocesi di Bolzano-Bressanone, ma la comunità cattolica può già contare sulla garanzia della chiara professione di fede, ispirata dall’apostolo Pietro, che sarà il suo motto episcopale: “Tu es Christus” (Tu sei il Cristo). Con questa scelta il vescovo Muser ci ricorda che la  fede cristiana non è una teoria, un’idea, una filosofia o insegnamento: la fede cristiana è una professione di fede, mette in relazione con un’altra persona.

E, infatti, monsignor Muser si è presentato come vescovo designato senza voler dimenticare nessuno. Ha salutato tutti gli altoatesini in tedesco, italiano e ladino. Ha salutato bambini, giovani, famiglie, tutte le persone che hanno responsabilità nel servire questa terra, chi è solo, chi è malato, gli anziani.

Ha salutato coloro che hanno difficoltà con la fede e coloro che per i motivi più vari si sono allontanati dalla comunità ecclesiale. Ha salutato chi appartiene ad altre confessioni e religioni, gli immigrati, perché con tutti siamo chiamati a stabilire relazioni rispettose. Prima di ogni distinzione e differenza, siamo persone.

Proprio questa ricerca dell’incontro con altre persone ci aiuta anche a riscoprire sempre di più la vocazione specifica della nostra terra: in Alto Adige, come ha già ricordato anche il nuovo vescovo, ciò che ci unisce è sempre più grande di ciò che ci divide. La convivenza di diverse lingue, culture, tradizioni e mentalità, è una ricchezza che dobbiamo alimentare concretamente ogni giorno.

Il motto di monsignor Muser segna quindi un cammino di continuità con il “Cristo nostra pace” e il “Syn” dei suoi predecessori e rinnova l’invito alla collaborazione tra le persone a tutti i livelli: nelle famiglie, nelle comunità, tra i gruppi linguistici, con i cittadini stranieri. Un lavoro fatto di tolleranza, pazienza, mediazione.

Il benvenuto al nuovo presule si accompagna con la gratitudine e la riconoscenza verso monsignor Karl Golser, al quale vanno tutto il nostro affetto e una grande stima per la sua dedizione e il suo spirito di fede, anche in mezzo alla gravi difficoltà di salute. Gli diciamo grazie per averci regalato due anni di episcopato intenso e profetico, all’insegna della chiarezza e della trasparenza.

Sono certo che la popolazione dell’Alto Adige accoglierà anche il nuovo vescovo con grande simpatia e gli farà sentire la sua vicinanza e il suo sostegno alla missione specifica della Chiesa in ambiti fondamentali come la pastorale giovanile e per la famiglia, l’assistenza alle persone in difficoltà. Nei suoi primi interventi il vescovo designato ha chiesto la collaborazione di tutti e – mostrandosi più pastore che teologo – ha ricordato soprattutto la necessità di essere fedeli convinti, praticanti e coerenti.

Questa testimonianza deve tradursi concretamente e nel quotidiano sui grandi temi che oggi attraversano il mondo: l'etica, la questione ambientale, il rapporto tra le religioni, l'economia, la giustizia, le trasformazioni nella società.

In questa azione esistono molti punti di contatto con l'Amministrazione pubblica. Lavoriamo per obiettivi comuni e in tutte queste sfide il nuovo vescovo potrà trovare la collaborazione della Provincia autonoma e dei suoi rappresentanti politici. A nome della Giunta provinciale e dell’intera popolazione formuliamo a monsignor Muser, all’inizio del suo nuovo cammino, l'augurio di un episcopato svolto con energia, entusiasmo, pazienza e naturalezza".

 

FG

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