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Incontro tra Durnwalder e una delegazione dell'Alta val d'Isarco sul futuro dell'ospedale di Vipiteno

Incontrando i rappresentanti dell'ospedale di Vipiteno, dell'Azienda sanitaria, dei medici di base e gli amministratori del Comune e del comprensorio, il presidente Luis Durnwalder ha delineato il futuro del nosocomio di Vipiteno. Assicurazioni sono giunte sui primariati e sull'avvio del nuovo reparto di neuroriabilitazione.

Negli ultimi tempi si era accentuata nella comunità dell'Alta val d'Isarco l'incertezza sul futuro dell'ospedale di Vipiteno, anche alla luce della momentanea mancata copertura del primariato di radiologia.

Stamattina a Bolzano il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha voluto ricevere una delegazione di tecnici e amministratori di Vipiteno e del comprensorio per fare il punto della situazione e fornire precise indicazioni circa i futuri compiti dell'ospedale cittadino. Durnwalder ha assicurato – come ha fatto anche l’assessore provinciale alla Sanità Otto Saurer – che i quattro primariati di base saranno mantenuti e che la struttura farà un salto di qualità aprendosi anche a servizi specialistici di portata sovraregionale.

In particolare, Durnwalder ha annunciato che le trattative in corso per la creazione di un reparto di neuroriabilitazione a Vipiteno sono ormai in fase di conclusione positiva. Per quanto riguarda la copertura del primariato di radiologia, una decisione verrà assunta dopo che la nuova struttura di neuroriabilitazione sarà realizzata: solo allora, ha detto Durnwalder oggi ai rappresentanti dell'Alta val d'Isarco, si verificherà se si rende necessario mantenere il reparto a Vipiteno o se il servizio può essere garantito anche da Bressanone. In ogni caso la Provincia ha assicurato che con l’arrivo del nuovo reparto di alta specialità gli attuali primariati-base non saranno ridimensionati ma continueranno ad essere operativi. Durnwalder ha poi informato la delegazione che con un'apposita norma l’attività di pediatria sarà estesa al territorio, come ad esempio a Vipiteno e San Candido, per alleggerire il lavoro delle strutture centrali e garantire un migliore coordinamento con la periferia.

pf

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