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Confermato il caso di BSE in Val Pusteria

Gli esami condotti dal Centro di referenza nazionale per la BSE di Torino hanno confermato il risultato ottenuto dall'Istituto zooprofilattico di Bolzano: la bovina proveniente da una stalla pusterese aveva contratto la BSE.

È stato confermato anche dal Centro di referenza nazionale per la BSE di Torino il quarto caso di mucca pazza registrato in Alto Adige. I dati rilevati dall'Istituto zooprofilattico di Bolzano sulla base delle analisi di un campione proveniente da una bovina di cinque anni, alloggiata in una stalla della Val Pusteria, si sono rivelati esatti: l'animale, abbattuto a causa di problemi agli zoccoli, aveva contratto l'Encefalopatia Spongiforme Bovina - BSE. La Bovina era nata e vissuta sempre nello stesso maso di Dobbiaco.

Come spiega l'assessore all'Agricoltura Hans Berger, nel frattempo sono state introdotte tutte le misure previste dalle ordinanze comunitarie e ministeriali in caso di BSE. Gli esperti del Servizio veterinario provinciale e dell'Istituto zooprofilattico, in collaborazione con il Servizio veterinario dell'Azienda sanitaria di Brunico, hanno valutato quali, fra gli animali provenienti dallo stesso luogo di nascita della bovina malata, dovranno ora essere abbattuti. La ricerca è stata estesa anche ad otto masi vicini a quello dove è stato riscontrato il caso di BSE.

MC

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