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Asili nido in azienda: assegnati i fondi del Governo alla Provincia per il 2002

È stato ripartito tra le regioni italiane il fondo per gli asili nido istituito dal Governo sulla base della Finanziaria 2002. Alla Provincia autonoma di Bolzano è stato assegnato per l'anno in corso un importo di 424.500 Euro.

Ulteriore e importante passo avanti nella politica voluta dall’assessorato provinciale all’Industria a sostegno della creazione di strutture per l’infanzia presso le aziende e vicino al posto di lavoro: è stato infatti ripartito tra le regioni italiane il fondo per gli asili nido istituito dal Governo sulla base della Finanziaria 2002. Alla Provincia autonoma di Bolzano è stato assegnato per l’anno in corso un importo di 424.500 €.

L’ammontare complessivo del fondo per i primi tre anni è fissato in 300 milioni €, di cui 50 milioni stanziati per il 2002. Il fondo verrà ripartito annualmente tra le regioni per la costruzione e la gestione degli asili nido e dei micro-nido nei luoghi di lavoro, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, considerato che gli asili nido devono garantire la formazione e la socializzazione dei bambini di età compresa tra 3 mesi e 3 anni.
Nel contempo – ed è un aspetto certo non secondario – si punta ad assicurare il sostegno alle famiglie e ai genitori nello svolgimento delle loro professionalità.

"Con questo contributo statale – afferma il vicepresidente della Provincia Michele Di Puppo – non solo si migliora in quantità e qualità l’offerta dei servizi nido rispetto alla domanda delle famiglie, ma si forniscono ulteriori strumenti concreti di sostegno all’impegno della famiglia e particolarmente della donna chiamata a conciliare i tempi professionali con quelli familiari."

In particolare l’occupazione femminile, che attualmente in Alto Adige è molto al di sotto della media europea, è condizionata dalle responsabilità familiari. Fornire maggiore assistenza per i bambini tra 0 e 11 anni è l’obiettivo del progetto "Casa del bambino", con cui si prevede di realizzare tre sperimentazioni a Bressanone, Bolzano e Laives di strutture per l’infanzia tra 0-3 anni, da 3 a 5 e da 6-11 anni, potendo così favorire la ripresa ed il mantenimento del posto di lavoro per molte professionalità. Si è calcolato che l’aumento di 1% dell’occupazione femminile equivale ad un aumento di 2.300 lavoratrici.

pf

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