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Aumento delle marche da bollo, ma senza riserva all'erario

È scattato l'aumento delle marche da bollo deciso dallo Stato. La Provincia ricorda però che sulla nuova misura, a differenza dei passati decreti in materia fiscale, non è prevista la riserva all'erario. Pertanto buona parte del gettito andrà alla Provincia e potrà essere investito in loco.

La Ripartizione provinciale finanze ricorda che è entrata in vigore la legge statale 71/2013 che, tra le altre disposizioni (ad esempio quelle riferite all'Expo 2015 o al rilancio dell'area industriale di Piombino) prevede anche l'aumento delle marche da bollo: quelle da 1,81 passano a 2 euro, quelle da 14,62 salgono a 16 euro.

C'è però un importante effetto per l'Alto Adige: rispetto alle tante riserve all'erario inserite nei recenti decreti concernenti manovre fiscali, in questo caso specifico la riserva all'erario non è prevista. Ciò significa, sottolinea la Ripartizione finanze, che il gettito riferito al territorio altoatesino - stimato in 1,5 milioni di euro all'anno per 6 anni, quindi pari a 9 milioni nel periodo complessivo - resterà per il 90% in loco a beneficio del bilancio provinciale e della collettività.

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